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Il PNRR sprona all’ottimizzazione dei siti web della PA

Orefice Giuseppe • 15 Giugno 2022

pnrr-ottimizzazione-siti-web-paTra le misure ideate dal PNRR, ce n’è una pensata per intervenire sul miglioramento dei siti web delle PA. Ecco di cosa si tratta.


Uno degli obiettivi del PNRR è quello di dare un impulso decisivo alla trasformazione digitale dell’Italia e alla sua transizione ecologica.

Il PNRR e gli obiettivi di transizione digitale per il nostro sistema amministrativo impongono dei cambiamenti tecnologici che devono, quantomeno, essere introdotti in maniera embrionale nel breve termine.

Ovviamente l’ottimizzazione della nostra Pubblica amministrazione passa anche attraverso interventi di miglioramento dei siti web delle PA e l’implementazione di eventuali servizi digitali carenti o mancanti per il cittadino.

Tra gli interventi finanziabili, ce n’è uno che mira al miglioramento dei siti web delle PA e degli eventuali servizi digitali per il cittadino.

Nella sezione “Servizi e cittadinanza digitale”, troviamo la Misura 1.4.1. “Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici” Comuni Aprile 2022. La misura è indirizzata esclusivamente ai Comuni.

Vediamo di cosa si tratta.

Come rientra la misura negli obiettivi fissati per la transizione ecologica

Uno dei pilastri principali del progetto Next Generation EU è la transizione ecologica.

La Missione punta a diversi obiettivi, come migliorare la gestione dei rifiuti, incrementare l’efficienza degli edifici, l’incremento di utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, il rinnovo del trasporto pubblico locale, il potenziamento delle reti elettriche e delle infrastrutture idriche.

Ma tra gli obiettivi ce ne sono alcuni che interessano anche la Pubblica Amministrazione.

L’Italia è solo al 25° posto in Europa per digitalizzazione, a causa di lacune nelle competenze digitali necessarie e nell’utilizzo di tecnologie in cloud. Una carenza simile porta a servizi di bassa qualità e con grossi ritardi per i cittadini.

Per questo, tra gli obiettivi del PNRR ci sono interventi che vanno a migliorare le competenze digitali, a rafforzare la cyber-security e ad implementare l’adozione delle infrastrutture digitali.

Grazie agli investimenti nelle infrastrutture digitali e nella modernizzazione della Pubblica Amministrazione, si possono porre le basi per una sburocratizzazione e semplificazione delle pratiche e del lavoro. Il che porterebbe ad una migliore produttività, ma anche ad una riduzione dei costi.

La transizione digitale e quella ecologica sono due degli obiettivi principali del periodo post-pandemia e ciò porta ad uno sviluppo delle imprese e delle industrie, per renderle maggiormente innovative e sostenibili.

Si tratta di due facce della stessa medaglia: senza innovazione e digitalizzazione, non possiamo avere sostenibilità. La tecnologia va usata come supporto le scelte ambientali ed economiche.

Grazie alla digitalizzazione della maggior parte dei servizi, avremo un risparmio sulla carta e sui materiali, che si traducono un grande vantaggio per l’ambiente.

Descrizione della misura

La misura in questione rientra nella categoria “Esperienza del cittadino nei servizi pubblici – Citizen experience”.

Per “esperienza del cittadino nei servizi pubblici” s’intende come i cittadini fruiscano l’insieme di:

  • Siti comunali, ovvero le interfacce digitali esposte al pubblico all’indirizzo istituzionale, così che i cittadini possano ricevere le informazioni più recenti rispetto all’amministrazione locale, ai servizi che essa eroga al cittadino, alle notizie e ai documenti dell’amministrazione stessa;
  • Servizi digitali per il cittadino, che vengono erogati dal Comune e che sono fruibili online, attraverso l’insieme delle interfacce digitali, a seguito di un login identificativo. Comprendono sia le prestazioni dall’amministrazione al cittadino che viceversa.

Siti comunali

L’obiettivo è quello di mettere a disposizione dei cittadini dei siti con interfacce coerenti, fruibili e accessibili, secondo il modello di sito comunale e in conformità con le Linee guida emanate ai sensi del CAD.

Il nuovo modello di sito comunale è stato realizzato grazie ad un processo di ricerca, progettazione, sviluppo e validazione pluriennale, a cura del progetto Designers Italia, che ha collaborato col Dipartimento della Trasformazione Digitale e l’Agenzia per l’Italia Digitale.

Il nuovo modello rispetta i nuovi standard a livello europeo ed è stato implementato per migliorarne la navigazione, l’usabilità e l’accessibilità. Lo scopo è quello di promuovere la digitalizzazione e l’esperienza del cittadino sui siti comunali. Il modello tiene conto di tutti gli stakeholder coinvolti: cittadini, enti e figure operative che lo dovranno implementare.

Il nuovo modello di sito (messo a disposizione qui) comprende due strumenti principali: l’architettura dell’informazione del sito comunale e i template html.

L’architettura dell’informazione del sito comunale definisce e organizza le informazioni contenute all’interno del sito del Comune e rappresenta una guida per la realizzazione del front-end e del back-end. All’interno, potremo trovare la gerarchia delle pagine di primo e secondo livello e le indicazioni sui content-type e sui sistemi di navigazione.

Il nuovo modello di sito è stato tradotto in una serie di template HTML, già pronti all’uso e validati in termine di accessibilità e conformità, secondo le linee guida date, nei quali ogni Comune dovrà inserire i propri contenuti.

Per facilitare l’implementazione del modello, entro luglio 2022, verranno messi a disposizione i seguenti materiali:

  • Linee guida per il design di siti e servizi;
  • Manuale operativo;
  • Documentazione tecnica di uso dei template HTML;
  • Risorse per una corretta gestione della migrazione dei contenuti esistenti;
  • Prototipo interattivo ad alta definizione;
  • Temi di CMS;
  • Librerie di elementi di interfaccia.

Servizi per il cittadino

Per assicurare una piena fruizione dei siti, è necessario che questi siano conformi alle normative relative all’Accessibilità.

Per questo, per quanto riguarda i servizi per il cittadino, l’obiettivo è mettere a disposizione dei cittadini una serie di procedure erogate a livello comunale, tramite interfacce coerenti, fruibili e accessibili, con flussi uniformi, trasparenti e utenti-centrici.

L’obiettivo è estendere gli obiettivi pensati per il modello del sito comunale anche nel campo dei servizi per i cittadini.

L’ente avrà la possibilità di selezionare, a seconda della dimensione del Comune, un numero massimo di servizi digitali per il cittadino, tra quelli selezionabili all’interno della Lista di servizi digitali per il cittadino (Pacchetto cittadino attivo).

L’importanza di avere un cittadino informato e consapevole

Ovviamente l’ottimizzazione dei portali istituzionali esula dal semplice dato “tecnologico” e, in modo pervasivo, va a toccare la sfera per così dire “antropica”.

Questo perché un Comune più efficace ed efficiente nella gestione dei propri servizi non solo apporterà benefici diretti alla cittadinanza ma, a “cascata”, avrà un impatto positivo anche indiretto sull’educazione civica del cittadino stesso.

Un cittadino maggiormente informato e consapevole, infatti, potrà non solo esercitare meglio i propri diritti ma avviare un circuito virtuoso che riguarderà anche i gestori dei servizi.

Saranno i comportamenti a monte di una cittadinanza “attiva”, pertanto, a stimolare il servizio pubblico e a renderlo davvero a misura d’uomo.

Obiettivi dell’iniziativa

Adesso passiamo agli obiettivi della misura, che sono i seguenti:

  • Entro dicembre 2024: miglioramento della qualità e dell’utilizzabilità dei servizi pubblici digitali T1 – Amministrazioni che aderiscono ad un modello e un sistema progettuali comuni, che semplificano l’interazione con gli utenti e che facilitano la manutenzione negli anni a venire (40%);
  • Entro giugno 2026: miglioramento della qualità e dell’utilizzabilità dei servizi pubblici digitali T2 – Amministrazioni che aderiscono ad un modello e un sistema progettuali comuni, che semplificano l’interazione con gli utenti e che facilitano la manutenzione negli anni a venire (80%).

Dotazione finanziaria della misura

La dotazione finanziaria dell’intervento è di 400 milioni di euro.

Il 40% delle risorse, per poter rispettare una delle priorità trasversali del PNRR, che prevede il “superamento dei divari territoriali”, andrà ai Soggetti Attuatori delle seguenti regioni:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Campania;
  • Calabria;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia.

Il contributo è sotto forma di somma forfettaria, che verrà erogata in un’unica soluzione.

Quali sono gli interventi finanziabili

La misura prevede la realizzazione di interventi che vadano a puntare al miglioramento dei siti web delle PA e di eventuali servizi digitali per i cittadini.

Il finanziamento concesso con questa misura non potrà essere cumulabile con altri finanziamenti pubblici, nazionali, regionali o europei.

L’importo varierà a seconda del servizio e della densità demografica del Comune.

Gli importi del finanziamento, per il rifacimento del sito web, sono i seguenti:

  • 28902 euro, per i Comuni fino a 5000 abitanti;
  • 51654 euro per i Comuni con una popolazione tra 5001 e 20000 abitanti;
  • 87682 euro per i Comuni con una popolazione tra 200001 e 50000 abitanti;
  • 96260 euro per i Comuni con una popolazione tra 50001 e 100000 abitanti;
  • 162545 euro per i Comuni con una popolazione tra 100001 e 250000 abitanti;
  • 500243 euro per i Comuni con più di 250000 abitanti.

Gli importi del finanziamento, per ogni singolo servizio, sono i seguenti:

  • 12755 euro, per i Comuni fino a 5000 abitanti (massimo 4 servizi);
  • 25895 euro per i Comuni con una popolazione tra 5001 e 20000 abitanti (massimo 4 servizi);
  • 38650 euro per i Comuni con una popolazione tra 200001 e 50000 abitanti (massimo 5 servizi);
  • 38650 euro per i Comuni con una popolazione tra 50001 e 100000 abitanti (massimo 6 servizi);
  • 58963 euro per i Comuni con una popolazione tra 100001 e 250000 abitanti (massimo 6 servizi);
  • 77684 euro per i Comuni con più di 250000 abitanti (massimo 10 servizi).

Termini e modalità di presentazione della domanda di partecipazione

L’avviso sarà aperto fino ad esaurimento delle risorse, ma comunque non oltre le ore 23.59 del 2 settembre 2022.

I Soggetti Attuatori dovranno presentare la domanda di ammissione al finanziamento, esclusivamente in via telematica, tramite il sito PA digitale 2026; per potervi accedere bisognerà essere in possesso dello SPID o della CIE.

Il legale rappresentante del Soggetto Attuatore dovrà registrare la propria amministrazione, tramite il relativo codice IPA. Di seguito, la piattaforma invierà una PEC all’indirizzo registrato, con allegato un link per concludere la registrazione.

Tramite la registrazione, ci si potrà candidare alla misura.

La domanda di partecipazione è sotto forma di autocertificazione, dovrà essere scaricata in formato PDF e sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante e ricaricata sulla piattaforma.

Ecco qui un fac-simile della domanda di partecipazione.

Quali sono gli obblighi del Soggetto Attuatore

Il Soggetto Attuatore, per poter accedere alla misura, dovrà sottostare ad alcuni obblighi, tra i quali:

  • Rispettare tutte le disposizioni previste dalla normativa comunitaria e nazionale, con particolare riferimento al Regolamento UE;
  • Rispettare il principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali, in coerenza con quanto specificato nel PNRR;
  • Adottare proprie procedure interne, assicurando la conformità dei regolamenti europei;
  • Rispettare gli ulteriori principi trasversali previsti dal PNRR, come il contributo all’obiettivo climatico digitale e l’obbligo di protezione e valorizzazione dei giovani.

Inoltre, il Soggetto Attuatore dovrà riportare su ogni documento, sito web, comunicazione, riguardante il progetto finanziato, un’indicazione da cui il risulti che il progetto è stato finanziato nell’ambito del PNRR, con una dichiarazione che reciti: “finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU”, valorizzando l’emblema dell’Unione Europea.

Il Soggetto Attuatore dovrà anche fornire un’adeguata diffusione e promozione del progetto, anche online.

Come avverrà il monitoraggio

Il Soggetto Attuatore dovrà fornire i dati relativi all’avanzamento fisico, procedurale e finanziario, per il perseguimento di target e milestone, fissati dal progetto.

Lo potrà fare mediante il Sistema informativo unitario per il PNRR (il ReGIS).

Il Soggetto Attuatore avrà a disposizione il “fascicolo di progetto”: uno strumento col quale potrà annotare tutti gli avanzamenti.

Qui potrete trovare tutte le FAQ sulla misura.

 

 

Fonte: articolo di Giuseppe Orefice, Presidente Golem Net (g.orefice@golemnet.it)
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