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Vittime di amianto: in arrivo l’assegno una tantum dell’INAIL

lentepubblica.it • 26 Ottobre 2015

amianto 2In arrivo l’assegno una tantum a favore dei malati di mesotelioma. A stabilirlo, tra l’altro, è il decreto interministeriale firmato il 4 settembre dai ministeri del lavoro e dell’economia e pubblicato sul sito internet del ministero del lavoro, nella sezione della pubblicità legale.

 

Chi abbia contratto la malattia in seguito all’esposizione all’amianto, direttamente oppure indirettamente, può richiedere e ottenere l’erogazione di un assegno di 5.600,00 euro una tantum da parte dell’Inail.

 

La nuova misura è stata introdotta dalla legge n. 190/2014 (la legge di Stabilità per il 2015). Al comma 116 dell’unico articolo, infatti, è stabilito che le prestazioni assistenziali del Fondo per le vittime dell’amianto, istituito presso l’Inail, sono estese in via sperimentale per gli anni 2015, 2016 e 2017, anche ai malati di mesotelioma che abbiano contratto la patologia o per l’esposizione familiare a lavoratori impiegati nella lavorazione dell’amianto ovvero per l’esposizione ambientale comprovata. L’Inail, con propria nota protocollo n. 2174/2105, ha provveduto alla stima dei beneficiari e ne è risultato un novero di 5.140 soggetti aventi complessivamente diritto al beneficio nel triennio della sperimentazione (2015/2017), di cui rispettivamente 3.200 nell’anno 2015 e 970 in ciascuno negli anni 2016 e 2017. L’Inail, inoltre, ha provveduto anche allo stanziamento delle risorse necessarie alla copertura degli oneri derivanti dalla nuova prestazione, per complessivi 28.783.164,00 euro. Di conseguenza, ne è scaturito l’importo della prestazione, ossia l’assegno una tantum di 5.600,00 euro.

 

La nuova prestazione spetta ai malati di mesotelioma, in via sperimentale, negli anni 2015, 2016 e 2017. Per ricevere l’assegno andrà fatta domanda secondo le istruzioni che verranno diramate dall’Inail. L’assegno, come detto, viene erogato una volta soltanto. Il decreto, infine, stabilisce che l’erogazione avvenga comunque entro il limite massimo di spesa che è stabilito nelle seguenti misure: euro 17.919.480 per l’anno 2015; euro 5.431,842 per l’anno 2016 e euro 5.431.842 per l’anno 2017.

Fonte: Pensioni Oggi (www.pensionioggi.it) - articolo di Davide Grasso
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