Assegni Pensionistici 2020: in Gazzetta Ufficiale il Decreto. Dal prossimo anno gli assegni pensionistici cresceranno dello 0,4%.
La pubblicazione ieri in Gazzetta Ufficiale del decreto 15 novembre 2019 del Ministero dell’Economia e delle Finanze consente di fare i conti in tasca ai pensionati per il prossimo anno.
Il decreto, come di consueto, fissa in misura definitiva il tasso di adeguamento all’inflazione dei trattamenti pensionistici erogati nell’anno 2018 rispetto al 2017. E indica, in via previsionale, la misura dell’inflazione da applicare dal 1° gennaio 2020 rispetto al 2019.
Quest’anno il decreto ha fissato la rivalutazione per il 2019 in misura pari all’1,1% confermando il dato previsionale dello scorso anno ed ha fissato allo 0,4% il tasso previsionale di inflazione da applicare sulle pensioni dal 1° gennaio 2020 rispetto al 2019.
La novità, inoltre, va letta in combinazione con la modifica (minima) delle fasce di perequazione delle pensioni prevista nella Legge di Bilancio in discussione in Parlamento. Con un incremento dal 97% al 100% della fascia di indicizzazione degli assegni compresi tra le tre e le quattro volte il trattamento minimo inps (quelli sino a tre volte il minimo sono già pienamente adeguati all’inflazione). Le percentuali ufficiali di rivalutazione, con l’intervento proposto dal Governo nella Legge di Bilancio, sono esposte nella tavola seguente.
Così nello specifico:
Complessivamente una pensione di mille euro al mese (13 mila euro lordi annui) crescerà di 4 euro al mese (lordi) e una pensione di 2000 euro (26 mila euro lordi annui) di 8 euro al mese (lordi).
Anche il prossimo anno sarà inoltre confermato il meccanismo di perequazione che vede l’applicazione della rivalutazione sull’intera fascia di reddito pensionistico e non sugli scaglioni progressivi per classi d’importo. La rivalutazione porterà in dote l’aggiornamento del trattamento minimo inps che passa da 513€ a 515,05€ e l’assegno sociale che si adegua da 457,99€ a 459,82 euro al mese.
Fonte: Pensioni Oggi (www.pensionioggi.it) - articolo di Franco Rossini