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Coronavirus: ecco la Direttiva per la Pubblica Amministrazione

lentepubblica.it • 27 Febbraio 2020

coronavirus-direttiva-pubblica-amministrazioneEmanata la direttiva n. 1/2020 della Funzione Pubblica dedicata all’emergenza epidemiologica COVID-2019. Ecco tutte le indicazioni del documento ufficiale.


Coronavirus: la Direttiva per la Pubblica Amministrazione è stata emanata dal Dipartimento della Funzione Pubblica. La direttiva segue alla firma del Decreto del Coronavirus e stabilisce adesso ufficialmente tutte le misure che riguarderanno uffici pubblici e dipendenti statali.

Ricordiamo infatti che già il Governo è intervenuto con il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, che introduce misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVlD-2019.

Ecco adesso cosa ha stabilito la Direttiva della Funzione Pubblica.

Coronavirus: ecco la Direttiva per la Pubblica Amministrazione

La Direttiva diffusa dalla Funzione Pubblica dà le prime indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 nelle PA al di fuori delle zone non soggette a misure di contenimento.

Ecco punto per punto i vari passaggi del documento ufficiale.

Svolgimento ordinario dell’attività

Le amministrazioni pubbliche continuano ad assicurare, in via ordinaria e ciascuna per la propria competenza, la normale apertura degli uffici pubblici e il regolare svolgimento di tutte le proprie attività istituzionali.

Inoltre, nell’ambito delle proprie competenze, assicurano l’applicazione delle misure oggetto della direttiva alle società a controllo pubblico e agli enti vigilati.

La direttiva non riguarda i servizi per le emergenze ed i servizi pubblici essenziali coinvolti nella gestione dell’emergenza epidemiologica in atto.

Modalità di svolgimento della prestazione lavorativa

Le amministrazioni a questo punto privilegiano modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa. Favorendo tra i destinatari delle misure:

  • i lavoratori portatori di patologie che li rendono maggiormente esposti al contagio
  • coloro che che si avvalgono di servizi pubblici di trasporto per raggiungere la sede lavorativa
  • infine dipendenti sui quali grava la cura dei figli a seguito dell’eventuale contrazione dei servizi dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia.

Dunque le PA dovranno potenziare il ricorso al lavoro agile, individuando modalità semplificate e temporanee di accesso alla misura con riferimento al personale complessivamente inteso, senza distinzione di categoria di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro.

Obblighi informativi dei lavoratori

I dipendenti pubblici, qualora provengano da una delle aree a rischio o che abbiano avuto contatto con persone provenienti dalle medesime aree sono tenuti a comunicare tale circostanza all’amministrazione.

Sono inoltre tenuti alla conseguente informativa all’Autorità sanitaria competente ai fini della salvaguardia della salute del luogo di lavoro.

Eventi aggregativi di qualsiasi natura e attività di formazione

Le amministrazioni che svolgono le iniziative e gli eventi aggregativi di qualsiasi natura devono privilegiare le modalità telematiche. O comunque tali da assicurare, in relazione all’entità dell’emergenza epidemiologica, un adeguato distanziamento come misura precauzionale.

Con riferimento alle amministrazioni che forniscono servizi di mensa o che mettono a disposizione dei lavoratori spazi comuni, si evidenzia l’opportunità di adottare apposite misure di turnazione tali da garantire l’adeguato distanziamento.

Missioni

Le amministrazioni garantiscono lo svolgimento delle missioni nazionali e internazionali ritenute indispensabili o indifferibili rispetto alla propria attività istituzionale ovvero volte ad assicurare la partecipazione a riunioni organizzate o convocate dall’Unione europea o dagli Organismi internazionali di cui l’Italia è parte, promuovendo negli altri casi modalità di partecipazione in call conference  o sistema similare. Le sole aree verso le quali è opportuno escludere i viaggi di missione sono indicate dal Ministero per gli affari esteri e la cooperazione internazionale di intesa con il Ministero della salute.

Procedure concorsuali

Dopo l’annullamento dei Concorsi Nazionali che si dovevano svolgere a Roma l’ultimo capitolo della Direttiva è dedicato appunto alle procedure concorsuali.

Le amministrazioni devono adottare le opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati, garantendo comunque la necessaria distanza di sicurezza, durante la fase dell’accesso e dell’uscita dalla sede, dell’identificazione e dello svolgimento delle prove.

Infine, come da indicazioni della Funzione Pubblica, amministrazioni che hanno in corso di svolgimento procedure concorsuali devono valutare l’eventuale necessità di riprogrammare le date di svolgimento delle prove di concorso.

A questo link il testo completo della Direttiva della Funzione Pubblica.

 

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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