Decreto Rilancio, approvati nuovi emendamenti: spiccano le misure su Smart Working e sul rinvio dei Bilanci degli Enti Locali.
Ecco una panoramica sulle nuove misure approvate, in attesa della votazione finale sulla legge di conversione.
A introdurre le novità è un emendamento M5S al decreto Rilancio, riformulato e approvato dalla commissione Bilancio della Camera, che introduce il “Piano organizzativo del lavoro agile” (POLA).
In pratica si prevede la proroga fino al 31 dicembre 2020 del lavoro agile per il 50% dei dipendenti che svolgono attività eseguibili da remoto.
Con il nuovo Piano, inoltre, dal primo gennaio 2021 la percentuale salirà ad almeno il 60%. Si tratta, commenta il ministro Fabiana Dadone, di una “rivoluzione in atto”. Con l’emendamentosi introduce anche l’Osservatorio del lavoro agile “per raccogliere dati e informazioni fondamentali e permettere di programmare al meglio le future politiche organizzative delle Pa e lo sviluppo delle performance di dirigenti e personale”.
Per quanto riguarda gli emendamenti che riguardano la contabilità arrivano a prima firma del vicepresidente Anci Roberto Pella (Fi).
In pratica si prevede la proroga al 30 settembre per:
Inoltre si rinviano così i bilanci preventivi al 2021, con il nuovo termine del 31 gennaio.
Questo nel tentativo di evitare ulteriori proroghe, ma con i rinvii che si sono resi indispensabili per il fatto che l’incertezza continua a dominare i conti degli enti locali.
In estrema sintesi ecco alcuni tra gli altri emendamenti appena approvati:
Ricordiamo infine che il provvedimento è atteso per oggi in Aula a Montecitorio, per l’inizio della discussione generale. Il governo dovrebbe porre la fiducia.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it