I dati sul calo del potere d’acquisto delle pensioni di oggi e le richieste al Governo di CER e CUPLA: bonus di 80 euro, nuova indicizzazione e detrazioni TASI.
È calato del -4% il potere d’acquisto delle pensioni dal 2009 ad oggi, al netto del prelievo fiscale, mentre la pressione fiscale è fortemente aumentata: a lanciare l’allarme chiedendo al Governo interventi mirati (estensione del bonus di 80 euro ai 7,4 milioni di pensionati sotto i mille euro, nuova indicizzazione e detrazioni sulla TASI) sono il Centro Europa Ricerche (CER) e Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo (CUPLA) sulla base delle ultime rilevazioni effettuate. Secondo quanto evidenziato nel rapporto, le condizioni di disagio sociale dei pensionati sono cresciute a causa del meccanismo di indicizzazione che penalizza soprattutto i redditi più bassi
Il presidente del CUPLA, Renato Borghi, denuncia:
«Il 44% dei pensionati vive in uno stato di semipovertà con introiti inferiori ai mille euro lordi mensili».
In più, spiega Sergio Ginebri, professore di economia politica dell’Università Roma Tre e responsabile dell’indagine CER:
«Il sistema studiato per allineare le pensioni all’inflazione dà una visione delle cose lontana dalla realtà, perché si affida a un paniere di beni non rappresentativi per la categoria. Teoricamente è un sistema di protezione, ma concretamente non funziona. A questo va aggiunto poi l’effetto dell’aumento della pressione fiscale».
CUPLA chiede quindi al Governo:
«Fino ad oggi abbiamo sentito solo proclami. Ora bisogna trovare soluzioni per coloro che, lavorando e pagando i contributi, hanno rispettato il patto di cittadinanza e meritano, a loro volta, dignità e rispetto», conclude CUPLA.
FONTE: PMI (www.pmi.it)
AUTORE: Francesca Vinciarelli
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