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Le indennità per assenza da Covid saranno rifinanziate?

lentepubblica.it • 17 Settembre 2021

Indennità per assenza da CovidDopo un’apparente frenata in agosto, sembrerebbe sicuro il pagamento delle indennità per assenza da Covid. Ecco cosa è stato annunciato.


Indennità per assenza da Covid: era notizia di inizio agosto che l’Inps non avrebbe più pagato le indennità per assenza dal lavoro, a causa di quarantena da contatto.

Lindennità, infatti, prevedeva l’equiparazione alla malattia dei periodi di assenza dal lavoro, dovuti alla quarantena per contatto con un positivo. Il trattamento economico era equiparato al trattamento per malattia comune.

Inizialmente, l’Inps aveva annunciato che le indennità, relative al 2021, non sarebbero state coperte, per mancanza di fondi stanziati dal governo.
Ma ci sono delle novità al riguardo, vediamole insieme.

Indennità per assenza da Covid: le novità in arrivo

Lo scorso 31 agosto, il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, dal palco del Festival dell’Unità, ha dichiarato che il governo si prepara ad equiparare la quarantena ai giorni di malattia:

“Avevamo segnalato la questione, nell’ultimo scostamento purtroppo non si sono trovate tutte le risorse necessarie. Ma credo che nel frattempo siano maturate le condizioni perché alcune risorse impegnate in altre direzioni possano essere utilizzate in questo senso”.

Ha anche aggiunto che:

“Credo che ci possa essere una risposta. Se tutto il governo sarà d’accordo, abbiamo una valutazione assolutamente favorevole a consentire che la quarantena sia considerata una malattia e che non gravi sui lavoratori e sulle imprese”.

Il ministro ha fatto sapere che il tema verrà affrontato nel prossimo Consiglio dei Ministri.

Unimpresa ha accolto positivamente la notizia affermando:

«Senza il riconoscimento della prevista indennità per le malattie anche per la quarantena legata al Covid, i lavoratori rischiano di perdere tra i 500 euro e 1.000 euro al mese in busta paga, secondo la durata dell’assenza, correndo altresì il rischio che gli stessi lavoratori non denuncino la loro positività per non avere decurtazioni, con conseguenze socio-sanitarie disastrose. Senza l’intervento del Ministro l’importo sarebbe di fatto scaricato sulle casse delle aziende e si tratterebbe di una penalizzazione inaccettabile».

Nel 2020, il Governo aveva stanziato 663 milioni, nel periodo tra marzo e dicembre. Una somma che, a malapena, era riuscita a coprire le richieste pervenute, come aveva detto l’Inps.

Per quanto riguarda quest’anno, sono stati stanziati 282 milioni di euro, per la sola tutela dei lavoratori fragili (e solo fino alla fine del mese di giugno). Perciò, è importante trovare altri 600 milioni per poter garantire la copertura a tutti quei lavoratori che non possono svolgere le loro mansioni in smart working.

Indennità per assenza da Covid: cosa si intende per quarantena da contatto

Indennità per assenza da CovidLa quarantena da contatto prevede un periodo di 10 giorni di isolamento obbligatorio, che comprende chi è entrato in contatto con un soggetto positivo al Covid-19.

La durata viene ridotta a 7 giorni, per chi è vaccinato.

Nel caso non ci sia la copertura dell’assenza dal lavoro, è previsto un taglio netto dello stipendio pari a 700 euro, per 10 giorni di assenza.

Anche se, nel caso il Governo non trovasse i fondi, la responsabilità di coprire i buchi delle retribuzioni passerebbe probabilmente ai datori di lavoro: una spesa che, soprattutto in autunno e in inverno (quando i contagi potrebbero risalire), porterebbe a gravi cali di reddito per i datori di lavoro.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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