Una preoccupazione molto ricorrente per i lavoratori è la seguente: come devono comportarsi i lavoratori, pubblici e privati, in caso di malattia e in occasione delle visite di controllo da parte del medico fiscale? Secondo l’INPS, che di recente ha redatto una guida, l’Istituto precisa che il primo passo da fare è contattare il proprio medico curante che redige e trasmette on line il certificato di malattia. L’attestato cartaceo, che indica solo la prognosi, cioè il giorno di inizio e di fine presunta della malattia, ed il certificato cartaceo, che indica la prognosi e la diagnosi, sono accettati solo quando non è possibile la trasmissione telematica.
Per maggiori informazioni potete consultare il nostro approfondimento.
Secondo i dati Inps relativi ai primi 3 mesi del 2018, il numero dei certicati registrati rispetto al primo trimestre 2017 è leggermente aumentato, soprattutto nel settore privato (12,4%). Allo stesso tempo il numero delle visite scali è pressoché uguale tra settore pubblico e privato; più precisamente si parla di 101 mila visite scali nel settore pubblico e di 123 mila visite nel settore privato. Resta però da considerare il numero inferiore di certicati medici presentati nel totale, visto che si parlava di 1,9 milioni rispetto a 4,7 milioni.
Nel Settore Pubblico si registrano 53 visite fiscali ogni 1000 certificati: ma non va abbassata la guardia. La guerra ai furbetti, con particolare concentrazione sugli assenteisti strategici, sicuramente farà sì che nei prossimi mesi ci sarà un vero e proprio aumento esponenziale delle ispezioni.
Ricordiamo che l’Inps, al riguardo delle visite fiscali, spiega:
Gli orari delle visite fiscali 2018 (qui un approfondimento) sono: