Dopo il Dpcm 18/2020, il personale in uscita per mobilità potrà essere sostituito anche attivando una procedura di Concorso Pubblico all’interno dello «spazio assunzionale». Dunque senza l’obbligo di ricorrere alla mobilità in entrata.
La pubblicazione del decreto attuativo dell’articolo 33 del Dl 34/2019 ha rivoluzionato pertanto le modalità di determinazione degli spazi assunzionali degli enti locali.
Ecco alcune indicazioni più specifiche che arrivano dalla deliberazione della Corte dei Conti.
Il decreto, emanato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro dell’interno, individua:
Il Decreto individua una diversa modalità di governo della spesa corrente per spesa di personale. Per questo, nel momento in cui l’ente procederà a bandire una procedura per l’assunzione di una o più unità di personale a tempo indeterminato occorrerà verificare sesussistano gli spazi assunzionali consentiti dal valore di soglia di spesa.
Pertanto ai fini della sostituzione di nuovo personale in uscita per mobilità, il Comune potrà valutare la sussistenza dello “spazio assunzionale” alla luce dei criteri introdotti dalla nuova normativa.
Di conseguenza, per potenziare le risorse umane ora i Comuni possono individuare lo strumento più adatto fra lo svolgimento di una procedura concorsuale o di una procedura di mobilità in entrata, nel rispetto, in ogni caso, dei parametri finanziari.
A questo link il testo completo della Deliberazione.