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Reddito Minimo: assegno sociale ai senza lavoro, la proposta INPS

lentepubblica.it • 22 Aprile 2015

reddito_minimo_garantitoIl Neo-presidente dell’Inps conferma un’operazione per garantire un reddito minimo a chi ha perso il lavoro tra i 55 e i 65 anni. Asticella entro un massimo di 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale.

 

Un sostegno economico oscillante tra 450 e 700 euro al mese per 13 mensilità per gli ultra 55enni senza lavoro in condizione di disagio economico e a cui mancano pochi anni al raggiungimento dell’età pensionabile. E’ questa la sintesi della proposta che sarà presentata a Giugno a cui sta lavorando il presidente dell’Inps, Tito Boeri per offrire una scialuppa di salvataggio a chi ha perso il lavoro e non ha ancora agganciato i requisiti per la pensione pubblica. “La proposta che farà l’Inps è tuttavia complementare al reddito minimo. Sarei felice se il governo riuscisse a trovare le risorse per finanziare un reddito minimo garantito per tutta la popolazione ma la nostra proposta per ora è mirata a risolvere il problema degli over 55enni rimasti senza lavoro” ha precisato Boeri.

 

Lo scenario a cui stanno lavorando i tecnici dell’Inps è un reddito minimo per le persone tra i 55 e 65 anni pari a circa 1-1,5 volte l’importo dell’assegno sociale (l’importo dell’assegno partirebbe da un minimo di 450 euro per poi salire in base ai carichi di famiglia e a determinate soglie Isee del nucleo familiare del lavoratore) ed avrebbe un costo di circa 1,5 mld di euro. Una sorta di proroga dell’Asdi, lo strumento coniato dal Jobs Act che entrerà in vigore il prossimo 1° maggio proprio con l’obiettivo di accompagnare chi ha redditi bassi alla pensione pubblica: lo strumento a cui lavora Boeri avrebbe però una durata piu’ lunga, sino ad un massimo di due anni, contro i 6 mesi dell’Asdi reputati insufficienti a garantire un’adeguata copertura.

 

Boeri ha evidenziato che con la crisi «abbiamo avuto una forte crescita di povertà per questa fascia di età ed è quindi necessario introdurre degli strumenti per tutelare queste persone. “Non credo che dare loro un trasferimento, che sarà basso, le esponga al rischio di non mettersi in cerca di un lavoro: si tratta di persone che difficilmente trovano un nuovo impiego (solo il 10%)” ha detto Boeri.

 

Intanto, ha spiegato Boeri, sui pagamenti di tutte le pensioni il primo del mese «abbiamo trovato l’accordo con le banche». Adesso, ha aggiunto, «aspettiamo il decreto del governo che mi auguro venga varato il prima possibile». Lo ha detto il presidente dell’Inps, Tito Boeri, durante un convegno in Bocconi, sottolineando che «è a costo zero per le banche e per lo Stato, mentre c’è un grande vantaggio per i pensionati».

 

«Rivendico il diritto di poter fare delle proposte. Non è certamente un modo di violare le regole della democrazia, come qualcuno ha sostenuto», ha sottolineato ancora presidente dell’Inps, in merito al pacchetto di proposte che – assicura – l’istituto presenterà a «governo e parlamento entro giugno». Per Boeri, «un ente come l’Inps ha conoscenze e competenze che può mettere a servizio del paese. Inoltre abbiamo dati importanti che ci permettono di valutare meglio di altri le politiche fatte sin qui in Italia».

Fonte: Pensioni Oggi (www.pensionioggi.it) - articolo di Eleonora Accorsi
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