Rinnovo Contratto Dipendenti Pubblici, l’aumento degli stipendi potrebbe essere allineato al merito dimostrato dai lavoratori.
Ad introdurre questo concetto è stato un recentissimo documento elaborato dall’ARAN, Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni.
Le novità riguarderebbero inizialmente le Funzioni centrali, per poi comunque essere un esempio (come accaduto nel CCNL 2018) anche per tutti gli altri comparti pubblici.
Qui di seguito vi esponiamo tutti i dettagli in merito.
L’Aran, l’agenzia governativa che si occupa della trattativa per il rinnovo del contratto, ha convocato i sindacati proprio per illustrare il documento conclusivo sull’ordinamento professionale.
Per l’ARAN, come anticipato nelle settimane scorse, all’interno del nuovo CCNL si riconoscono incrementi retributivi. Rinnovo Contratto Statali: le stime sugli aumenti in busta paga.
Questi aumenti sono volti a rivalutare sia lo specifico “Fondo risorse decentrate” destinato alla contrattazione di secondo livello sia un compenso già previsto da un precedente CCNL (art. 12 del CCNL successivo del 12/4/2001).
Stipendi delle Pubbliche Amministrazioni: quanto guadagna chi “firma” e chi “ferma”.
Fa discutere tuttavia l’idea, introdotta dal nuovo documento, che questi aumenti stipendiali sono però legati al “merito”.
Si parla infatti di una modifica delle progressioni economiche dei dipendenti dei Ministeri e delle agenzie fiscali, per i quali oggi il sistema prevede che si tenga conto solamente dell’anzianità e dei titoli.
A questo link, intanto, potete consultare le cifre previste per il 2021 in merito all’aumento Stipendio dei Dipendenti Statali.
Secondo quanto riportato nel documento, infatti, che all’interno di tale strumento convivono due esigenze diverse:
In tale ottica, è ipotizzabile uno “sdoppiamento” dell’attuale istituto, che consenta, con modalità differenti, di corrispondere ad entrambe le esigenze.
A questo link il testo del documento.
i danni fatti non bastano mai ai sindacati? Un arma potente messa in mano a chi non sempre è onesto, come dimostrato per la cosiddetta meritocrazia al posto degli scatti di anzianità e per spingere i peggiori a nuove lotte interne e mobbing. I sindacati…
si aprirà la guerra intestina all’interno degli enti, con la sicura vittoria dei soliti amici dei politici e degli yesman di turno