Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla ricognizione interna destinata alla stabilizzazione degli operatori giudiziari per il 2023.
Tra nuovi ingressi e stabilizzazioni il 2023 vedrà migliaia di nuovi lavoratori nel comparto, dal ministero fino ai tribunali.
Oltre alle nuove assunzioni, la giustizia italiana vedrà nei prossimi mesi una serie di stabilizzazioni di operatori, che saranno finanziate con fondi del PNRR.
Scopriamo dunque quali sono le procedure previste in merito alla ricognizione interna che porterà alla stabilizzazione degli operatori giudiziari.
Con avviso del 15 febbraio 2023, la Direzione Generale del Personale e della Formazione ha dunque avviato la ricognizione interna del personale in servizio con la qualifica di operatore giudiziario (A2-F1) potenzialmente in possesso dei requisiti previsti dall’art. 17-ter, legge 29 giugno 2022 n.79 ai fini dell’assunzione con contratto a tempo indeterminato (c.d. “stabilizzazione”).
Sono destinatari della ricognizione gli operatori giudiziari:
I destinatari devono accedere alla piattaforma dedicata dalle ore 8 del 16 febbraio alle ore 15 del 23 febbraio 2023.
Entro e non oltre tale data sarà possibile apportare modifiche, correzioni o integrazioni, sostituendo le precedenti informazioni con quelle definitivamente inoltrate al momento della chiusura della piattaforma che saranno ritenute valide a tutti gli effetti.
All’esito della ricognizione, gli operatori giudiziari, già in possesso dei requisiti alla scadenza del contratto a tempo determinato, saranno assunti a tempo indeterminato a decorrere dal giorno successivo a tale scadenza.
In sintesi i destinatari della ricognizione devono:
All’esito della ricognizione, gli operatori giudiziari già in possesso dei requisiti alla scadenza del contratto a tempo determinato saranno assunti a tempo indeterminato a decorrere dal giorno successivo a tale scadenza.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it