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Anno di Prova Docenti, in cosa consiste il peer to peer?

lentepubblica.it • 20 Dicembre 2017

anno di prova docenti peer to peerI docenti in anno di prova e formazione devono svolgere, tra le altre, l’attività di osservazione in classe (peer to peer), secondo quanto previsto dall’articolo 9 del DM n. 850/2017, richiamato dalla circolare Miur n. 33989 del 2 agosto 2017 “Orientamenti preliminari per la progettazione delle attività formative per l’a.s. 2017-18”.


 

L’attività di osservazione, stando a quanto affermato nella suddetta circolare, costituisce il contesto in cui si preannuncia la valorizzazione e il riconoscimento della figura del tutor accogliente. Ciò in quanto il docente tutor svolge la funzione di connettore con il lavoro sul campo e si qualifica come “mentor” per gli insegnanti neo-assunti, in particolare per coloro i quali sono privi di esperienza.

 

Finalità

 

L’attività di peer to peer è volta a migliorare le pratiche didattiche e la riflessione sugli aspetti caratterizzanti l’insegnamento, ed è focalizzata su: conduzione della classe; attività di insegnamento; sostegno alla motivazione; costruzione di climi positivi e motivanti; modalità di verifica degli apprendimenti.

 

Durata e articolazione dell’attività

 

L’attività di osservazione si svolge in 12 ore, così suddivise:

 

 

  • 3 ore di progettazione condivisa (tutor-docente in anno di prova);
  • 4 ore di osservazione del neo assunto nella classe del tutor;
  • 4 ore di osservazione del tutor nella classe del docente neo assunto;
  • 1 ora di verifica dell’esperienza.

 

 

La suddetta articolazione è indicata nell’Allegato 1 “Quadro di sintesi del percorso formativo per i docenti neoassunti” alla nota Miur n. 36167 del 5 novembre 2015.

 

Progettazione

 

L’attività di osservazione va preventivamente progettata, al fine di individuare le situazioni d’apprendimento che devono essere osservate. L’attività può essere circoscritta con l’indicazione di indicatori-descrittori relativi a “cosa fa l’insegnante” , a “cosa fanno gli allievi” e all’efficacia dei risultati attesi.

 

Situazioni d’insegnamento/apprendimento da osservare

 

Elenchiamo di seguito alcune situazioni d’insegnamento/apprendimento che possono essere oggetto di osservazione:

 

 

  • Spiegazione
  • Correzione di un compito scritto
  • Conversazione/Discussione/Attività cooperativa
  • Conduzione colloqui
  • Lavori di gruppo
  • Clima di classe
  • Relazione educativa (osservabile in tutte le situazioni d’apprendimento e non)

 

 

Tutor e docente in anno di prova durante l’osservazione

 

Il tutor:

 

 

  • quando è osservato dal docente in anno di prova e formazione, esercita l’attività professionale concordata con attenzione ai descrittori previsti (USR Emilia Romagna);
  • quando osserva il docente in anno di prova e formazione, annota punti deboli, punti di forza, domande da porre e primi consigli da fornire al docente neo-assunto (USR Emilia Romagna).

 

 

Il docente in anno di prova:

 

 

  • quando è osservato dal tutor, esercita l’attività professionale concordata con attenzione ai descrittori previsti (USR Emilia Romagna);
  • quando osserva il tutor, annota gli elementi di qualità a lui ignoti riscontrati nell’attività del tutor, individua o fa ipotesi sul meccanismo che li ha prodotti, annota domande da porre al tutor; in seguito al confronto professionale che si instaura, compie un’autovalutazione della propria azione didattica in termini di punti deboli e punti di forza e di livello di soddisfazione (USR Emilia Romagna).

 

 

Verifica dell’esperienza

 

Al termine dell’attività di osservazione, tutor e docente in anno di prova procedono alla verifica dell’esperienza.

 

La verifica dell’esperienza deve fondarsi sulla riflessione e sul mutuo scambio tra colleghi, in riferimento a quelle che la letteratura considera le dimensioni fondanti dell’insegnamento: progettuale, relazionale, metodologica, organizzativa e valutativa.

 

Relazione sull’attività svolta

 

L’attività di osservazione e di verifica dell’esperienza sono oggetto di una specifica relazione da parte del docente in anno di prova, relazione che confluisce nel portfolio professionale (redatto online nell’ambiente Indire).

 

La relazione può trattare i seguenti temi:

 

 

  • vissuto personale durante l’esperienza di osservazione in classe;
  • livelli di competenza riscontrati in sé e nel tutor nella situazioni di apprendimento (in base ai descrittori prefissati);
  • pratiche didattiche nuove apprese nei campi professionali previsti dal D. M. 850/2015 (competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche, relazionali, organizzative e gestionali);
  • aree e competenze di miglioramento individuate;
  • bisogni formativi individuati.

 

 

Attività di osservazione e Portfolio Online

 

I docenti in anno di prova, com’è noto, producono un Portfolio online comprendente: la descrizione del curriculum professionale; il bilancio delle competenze iniziale; la documentazione di fasi significative della progettazione didattica, delle attività svolte in classe e delle azioni di verifica intraprese; il bilancio delle competenze finale e la previsione di un patto di sviluppo professionale.

 

Portfolio digitale e attività di osservazione sono in relazione tra loro? La risposta è fornita sul sito dell’Indire, dove leggiamo che:

 

La relazione tra questa attività e il Portfolio online si sostanzia nella progettazione e documentazione delle Attività didattiche. I dispositivi “Attività didattica 1” e “Attività didattica 2” sono messi a disposizione del docente per connettere il lavoro svolto in classe con gli studenti, con la documentazione e riflessione sullo stesso svolta a distanza.”

 

Il legame tra attività di osservazione e Portfolio, dunque, è costituito dalle due attività didattiche che il docente in anno di prova è chiamato a progettare e svolgere in classe e a documentare online. Conseguentemente, nell’ambito del peer to peer, il docente svolge le attività didattiche suddette o una di esse, come leggiamo sempre sul sito dell’Indire:

 

Per eseguire queste attività consigliamo che la prima attività didattica sia realizzata dal docente in formazione in autonomia: emergerà così il modo di fare didattica all’inizio del percorso di formazione. Questa tappa costituisce un primo momento di approfondimento individuale; la seconda attività, invece, sarà realizzata contestualmente all’attività di osservazione peer to peer in questo caso, quindi, il docente e il suo tutor progettano insieme l’attività.”

 

L’Attività didattica 2, dunque, stando a quanto consigliato dall’Indire, va progettata insieme al tutor e poi svolta quando quest’ultimo osserva il docente in anno di prova.

Fonte: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it) - articolo di Nino Sabella
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