Il ritorno a scuola è dietro l’angolo e come ogni anno, ma quest’anno ancora di più, torna lo spauracchio degli aumenti sui corredi scolastici per le famiglie.
Non basta dunque la crisi energetica che colpirà in maniera dura consumi di gas ed elettricità per tutto il prossimo autunno/inverno: il buongiorno si vede infatti dal mattino, e già l’inizio dell’anno scolastico porterà una ventata di aumenti.
A denunciarlo è il Codacons, che fornisce come ogni anno i dati ufficiali sul caro-scuola e le spese che dovranno affrontare i genitori in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico.
Scopriamo in breve a quanto ammonta questa nuova stangata per i cittadini.
Sul fronte dei prezzi si scopre che per diari, astucci, zaini e materiale scolastico i prezzi sono in rialzo in media il 7% in più rispetto allo scorso anno.
Particolarmente gravosi, come sempre, risulteranno anche i costi per i libri di testo, che cresceranno ulteriormente, mettendo a dura prova i bilanci delle famiglie.
A “giustificare” questo aumento caro energia e crisi materie prime (carta, tessile, plastica eccetera).
Una situazione, denuncia il Codacons, che diventa ancora più grave se si pensa all’inflazione dei prezzi dovuta, ancora una volta, a prodotti che sul web e siti di e-commerce risultano in assoluto più costosi. Come ad esempio quelli firmati da influencer e personaggi famosi che hanno lanciato linee specifiche per la scuola allo scopo di sfruttare il business dei bambini.
Nel decalogo per il risparmio presentato l’anno scorso, è che torna senz’altro utile anche quest’anno, il Codacons fornisce consigli alle famiglie per risparmiare, riassumibile nei seguenti punti:
Aumenti sui corredi scolastici, ma non solo, come avevamo anticipato all’inizio.
Ad esempio si registra un aumento anche sugli alimentari “il cui trend al rialzo proseguirà nei mesi autunnali e trattandosi di una voce primaria inciderà pesantemente sui bilanci delle famiglie“.
L’associazione dei Consumatori chiude lanciando un monito importante: “Il 20 settembre scadrà il taglio delle accise. Se non verrà prorogato ci sarà aumento immediato dei listini alla pompa, con ulteriore incidenza sui prezzi dei prodotti trasportati“.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it