Il risultato del Report è impietoso: nelle campagne un alunno su tre senza possibilità di didattica a distanza.
L’elaborazione di Coldiretti su dati Istat si riferisce al potenziamento della didattica a distanza nel nuovo DPCM per l’estendersi dell’emergenza Covid.
Ecco le indicazioni del rapporto.
Quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive nelle aree rurali non dispone di una connessione a banda larga con difficoltà quindi di accesso alle lezioni on line con i propri insegnanti.
In sintesi:
“Facciamo i conti ogni giorno con insostenibili ritardi sulle infrastrutture telematiche ed è quindi strategico superare il digital divide che spezza il Paese fra zone servite dalla banda larga e altre invece no, fra città e campagne, per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire” afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
La disponibilità di accessi Internet ad alta capacità per consentire la didattica on line è importante per ridurre l’isolamento delle aree rurali e al tempo stesso rendere più efficaci le misure anti contagio considerato che proprio dalle zone di campagna ogni giorno i ragazzi si spostano su autobus e treni locali per raggiungere i centri più grandi dove trovano scuole e servizi spesso assenti nei piccoli comuni.
Il pesante digital divide italiano va quindi colmato per poter utilizzare al meglio anche nelle campagne tutto il potenziale delle nuove tecnologie:
A questo link invece un approfondimento relativo ai costi della didattica a distanza per i genitori.