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DDL Scuola: gli ATA sono i grandi esclusi

lentepubblica.it • 13 Maggio 2016

Personale ataÈ ad un passo dall’approvazione il Decreto Scuola: dopo l’assenso ottenuto al Senato, si aspetta la risposta della Camera.

 

Si va dagli interventi previsti dal piano “Scuole Belle”, con risorse destinate ad interventi di decoro e manutenzione, al raddoppio dei compensi dei commissari del concorso a cattedra; dall’assunzione degli insegnanti precari risultati idonei all’ultimo concorso all’assegnazione di mille euro, alle scuole paritarie, per ogni alunno disabile iscritto.

 

Spazio anche alla proroga al 15 settembre 2016 delle prossime immissioni in ruolo, alla vigenza triennale delle nuove graduatorie di merito, al reclutamento straordinario per Invalsi. Sempre attraverso il Decreto Scuola, viene introdotta una norma che obbliga al pagamento degli incarichi a tempo determinato e delle supplenze brevi o saltuarie degli insegnanti “entro 30 giorni dall’ultimo giorno del mese di riferimento”. Viene confermata, infine, la possibilità di richiesta di assegnazione provvisoria, anche su organico di fatto, da parte degli assunti con il piano straordinario introdotto con la Legge 107/2015.

 

“Se i provvedimenti a favore degli stipendi dei precari e dell’assegnazione dei neo-assunti in deroga al vincolo triennale verranno approvati così come entrati in Aula, senza ulteriori modifiche, ci troveremmo finalmente dinanzi a due norme a vantaggio del personale e, di riflesso, di tutti coloro che vivono la scuola”, commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal.

 

“Perché – continua il sindacalista – quello del diritto di pagamento a breve degli stipendi e dell’accesso alla mobilità immediato anche degli ultimi immessi in ruolo, sono due cavalli di battaglia del sindacato, la cui azione ancora una volta ha portato risultati concreti. Andando così a fornire una risposta a coloro che dicono che il nostro sindacato riesce ad operare e vincere solo nelle aule di tribunale”.

 

“Abbiamo, invece, fatto pressioni ai parlamentari ed ora qualche risultato si vede” – continua Pacifico – “certamente, quello che ci aspettavamo dalla VII commissione del Senato era molto di più. Tanti emendamenti richiesti da Anief-Cisal, infatti, non sono stati tradotti in modifiche al testo approdato oggi nell’Aula. Ricordiamo, ad esempio, che non c’è stata nessuna risposta per favorire la stabilizzazione del personale precario Ata. E lo stesso vale per quello docente non di ruolo abilitato, rimasto confinato nella seconda fascia d’istituto”.

 

Il giovane sindacato ricorda che sbloccare le immissioni in ruolo del personale Ata, che nel 2015 non sono state effettuate, eviterebbe anche la remissione in Corte di giustizia europea della legge 107/2015. Altrettanto urgente è l’attivazione del doppio canale di reclutamento alle graduatorie d’istituto, nei casi in cui le rispettive graduatorie ad esaurimento risultino esaurite: questa norma darebbe una risposta precisa ai docenti precari abilitati di seconda fascia, chiamati per lo più solo come supplenti al termine delle attività didattiche e senza però alcuna prospettiva di immissione in ruolo. Ricordiamo che a questi docenti, abilitati all’insegnamento a tutti gli effetti, è stato anche vietato il piano straordinario di assunzione: inoltre non è stata loro concessa una quota di posti riservata all’ultimo concorso, né è stato consentito l’inserimento nelle GaE.

Fonte: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it)
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