Ecco una panoramica sulla Didattica a Distanza. Per alcuni uno spauracchio da evitare, per altri uno strumento utile, indispensabile, in momenti di crisi di emergenza sanitaria.
Durante la fase più acuta dell’emergenza Covid-19 per tutelare la salute propria e quella della comunità, sono state assunte, per decisione del Governo, misure rigorose, tra cui la chiusura delle scuole.
Ad essa hanno fatto seguito indicazioni ministeriali per il proseguimento delle lezioni attraverso la didattica a distanza. In modo che non venisse meno la garanzia del diritto all’istruzione, fondamentale per il presente e il futuro del nostro paese.
Una modalità che oggi una parte dei Dirigenti Scolastici vorrebbe di nuovo mettere a punto: a questo link parliamo della petizione che ne fa richiesta.
Ma il Governo e la Giustizia Amministrativo al momento optano per il rientro in presenza, come dimostra la recente Sentenza del TAR che boccia l’Ordinanza del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Scopriamo dunque in questo breve approfondimento tutto ciò che occorre sapere sulla Didattica a Distanza.
La didattica a distanza (anche indicata con gli acronimi DAD, Dad o DaD) è una forma di didattica che avviene senza la presenza degli insegnanti e degli studenti in aula, avvalendosi piuttosto di strumenti elettronici o online.
Il termine si contrappone alla didattica in presenza, che è invece caratterizzata dalla presenza fisica degli studenti e degli insegnanti nelle aule.
Nella maggior parte dei casi la DAD ha luogo attraverso il sistema della videonconferenza:
Ogni partecipante deve essere munito di un computer, microfono e videocamera e la qualità della lezione è strettamente legata alla qualità delle attrezzature.
Esistono anche altre modalità meno utilizzate.
Un’alternativa alla Didattica a Distanza è la Didattica Digitale Integrata, una modalità organizzativa che alterna momenti in presenza e momenti online (ne parliamo qui).
Oppure attraverso diverse modalità: ad esempio con la modalità sincrona docenti e discenti sono contemporaneamente presenti in piattaforma e possono interagire tra loro. Con la modalità asincrona il docente registra la lezione senza la presenza degli alunni. Costoro potranno prendere visione della lezione successivamente e senza che il professore sia connesso in piattaforma.
La DAD consente di dare continuità all’azione educativa e didattica e, soprattutto, di non perdere il contatto “umano” con gli studenti, supportandoli in questo momento di particolare complessità e di ansie.
Attraverso la DAD è possibile:
Al team dei docenti e ai consigli di classe è affidato il compito di rimodulare le progettazioni didattiche individuando i contenuti essenziali delle discipline, i nodi interdisciplinari, gli apporti dei contesti non formali e informali all’apprendimento, al fine di porre gli alunni, pur a distanza, al centro del processo di insegnamento-apprendimento per sviluppare quanto più possibile autonomia e responsabilità.
Va inoltre posta attenzione agli alunni più fragili.
Il MIUR infine, all’inizio dell’emergenza Covid nel 2020 ha anche fornito alle scuole una miniguida per docenti su didattica a distanza e diritti.
Potete consultare il testo completo della miniguida a questo link.
Ogni scuola assicura unitarietà all’azione didattica rispetto all’utilizzo di piattaforme, spazi di archiviazione, registri per la comunicazione e gestione delle lezioni e delle altre attività, al fine di semplificare la fruizione delle lezioni medesime nonché il reperimento dei materiali, anche a vantaggio di quegli alunni che hanno maggiori difficoltà ad organizzare il proprio lavoro.
A tale scopo, ciascuna istituzione scolastica individua una piattaforma che risponda ai necessari requisiti di sicurezza dei dati a garanzia della privacy, tenendo anche conto delle opportunità di gestione di tale forma di didattica che sono all’interno delle funzionalità del registro elettronico, assicuri un agevole svolgimento dell’attività sincrona anche, possibilmente, attraverso l’oscuramento dell’ambiente circostante e risulti fruibile, qualsiasi sia il tipo di device (smartphone, tablet, PC) o sistema operativo a disposizione.
Nel corso della giornata scolastica dovrà essere offerta, agli alunni, una combinazione adeguata di attività in modalità sincrona e asincrona, per consentire di ottimizzare l’offerta didattica con i ritmi di apprendimento, avendo cura di prevedere sufficienti momenti di pausa.
Le linee guida del MIUR dedicate alla DDI si applicano bene anche ai casi di DAD obbligata dalle circostanze.
Nel caso in cui la DAD divenga strumento unico di espletamento del servizio scolastico, a seguito di eventuali nuove situazioni di lockdown, saranno da prevedersi quote orarie settimanali minime di lezione.
L’aspetto più importante è mantenere il contatto con i bambini e con le famiglie. Le attività:
Diverse possono essere le modalità di contatto: dalla videochiamata, al messaggio per il tramite del rappresentante di sezione o anche la videoconferenza, per mantenere il rapporto con gli insegnanti e gli altri compagni.
Tenuto conto dell’età degli alunni, è preferibile proporre piccole esperienze, brevi filmati o file audio.
È inoltre opportuno attivare una apposita sezione del sito della scuola dedicata ad attività ed esperienze per i bambini della scuola dell’infanzia.
Assicurare almeno quindici ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe (dieci ore per le classi prime della scuola primaria), organizzate anche in maniera flessibile. In cui costruire percorsi disciplinari e interdisciplinari, con possibilità di prevedere ulteriori attività in piccolo gruppo, nonché proposte in modalità asincrona secondo le metodologie ritenute più idonee.
Assicurare agli alunni, attraverso l’acquisto da parte della scuola di servizi web o applicazioni che permettano l’esecuzione in sincrono, sia le lezioni individuali di strumento che le ore di musica d’insieme.
Assicurare almeno venti ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe. Con possibilità di prevedere ulteriori attività in piccolo gruppo nonché proposte in modalità asincrona secondo le metodologie ritenute più idonee.
Dall’anno scolastico 2020/2021, dopo la Didattica a Distanza come strumento unico durante il lockdown e la primavera tarda del 2020 (situazione protrattasi fino all’autunno del 2020) il Sistema scolastico italiano ha cercato di avviare un processo di transizione dalla DAD alla Didattica digitale integrata, con obiettivo di tornare in presenza parzialmente entro l’8 gennaio 2021.
Il proposito non è riuscito come previsto poiché dopo le festività natalizie, la riapertura delle scuole è stata graduata, a seconda delle decisioni delle varie regioni, ma dalla fine di febbraio 2021, a causa dell’imponente aumento di contagi, molte regioni tornano alla didattica a distanza integrale per alcuni ordini o gradi di scuola o in tutti, come avviene nelle cosiddette “zone rosse”.
Fino alla fine dell’anno scolastico 2020-2021, molte scuole superiori hanno dunque continuato a svolgere le lezioni parzialmente in modalità DAD. Queste perché non hanno avuto modo di mantenere le misure di distanziamento sociale per tutti.
Per l’anno scolastico 2021-2022, il Ministro Bianchi ed altri esponenti del governo e del Ministero dell’Istruzione hanno deciso di far riprendere le lezioni in presenza. Una decisione che riguarda tutte le scuole di ordine e grado a partire da settembre 2021.
Decisione riproposta ancora oggi, come dimostra la Confenza Stampa del 10 Gennaio 2022 del Premier Draghi.
Bisognerà però vedere come si evolverà la situazione nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.