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Diplomati magistrale in GaE, la sentenza della Cassazione: ecco cosa è stato deciso

lentepubblica.it • 22 Luglio 2019

diplomati-magistrale-in-gae-sentenza-cassazioneDiplomati magistrale in GaE, la sentenza della Cassazione cosa stabilisce? Ecco il resoconto e le conseguenze dell’ultima decisione giuridica in merito.


La Corte di Cassazione non annulla la Plenaria. Anief prosegue la sua battaglia e valuta una class action per gli insegnanti esclusi dal doppio canale di assunzione.

La Corte di Cassazione ha ritenuto non esistente l’abuso di potere giurisdizionale da parte dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato.

Diplomati magistrale in GaE, Sentenza della Cassazione

Per meglio precisare, la Cassazione non ha detto che le conclusioni dell’Adunanza Plenaria siano corrette e condivisibili. Ma ha ritenuto che la sentenza del più alto Consesso della Giustizia Amministrativa. Essendo frutto di una mera interpretazione delle norme giuridiche, non determini un abuso del potere giurisdizionale.

La compensazione delle spese di lite e il riconoscimento della complessità delle questioni giuridiche trattate, peraltro, lascia supporre che la decisione della Cassazione sia stata in bilico fino all’ultimo momento.

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Il parere dell’Anief

L’Anief, unico sindacato che da sempre si è schierato al fianco di questa particolare categoria di docenti abilitati e da sempre chiede a gran voce la riapertura delle Graduatorie ad Esaurimento per sanare questa e altre illegittimità compiute a discapito dei tanti docenti abilitati esclusi dall’accesso al “doppio canale” di reclutamento, non si dà per vinta e conferma l’intenzione di procedere presso i competenti Tribunali del Lavoro per impugnare ogni singolo licenziamento che dovesse intervenire nei confronti dei docenti immessi in ruolo “con riserva” che hanno superato l’anno di prova.

Anief, inoltre, mentre attende entro il 2020 l’esito del reclamo collettivo già presentato al Consiglio d’Europa, chiederà ai Giudici Amministrativi di sollevare il caso dei diplomati magistrale di fronte alla Corte di Giustizia Europea, così come è già avvenuto con la sentenza “Mascolo” che nel 2014 ha condannato l’Italia per abusiva reiterazione dei contratti a termine.

Entro il mese di settembre, infine, valuterà la possibilità di presentare una class action. Per far dichiarare la responsabilità risarcitoria dello Stato italiano, colpevole di aver ingannato per anni i docenti con diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002 negando la validità abilitante del loro titolo.

Non ci fermeremo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – siamo abituati a lottare fino alla fine. La nostra azione di tutela non si esaurisce qui e agiremo su più fronti. Riteniamo vergognoso l’accanimento nei confronti di tanti docenti colpevoli solo di essere stati ingannati per anni dallo Stato italiano che ora continua a sfruttare la loro professionalità nelle scuole per assicurare il corretto svolgimento delle attività didattiche. Invitiamo sin da ora tutti i docenti con diploma magistrale e tutti gli abilitati ingiustamente esclusi dall’accesso alle Graduatorie ad Esaurimento a intraprendere azioni risarcitorie contro lo Stato italiano per l’abusiva reiterazione dei contratti a tempo determinato”.

Fonte: ANIEF - Associazione Sindacale Professionale
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