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Dispersione scolastica: una paradossale sentenza della Cassazione la favorirebbe

lentepubblica.it • 21 Novembre 2014

La sentenza che farà discutere è stata emanata dalla Corte di Cassazione, dopo che i diretti interessati hanno impegnato una sentenza del Giudice di Pace che aveva condannato dei genitori inadempienti.

La sentenza affronta il caso di uno studente ancora in obbligo scolastico, ma che veva già concluso il ciclo della primaria e della secondaria di I grado. La sentenza è la n. 2607 del 30 settembre 2014.

I giudici hanno rilevato come non ci sia, nel caso della secondaria di II grado, alcuna sanzione penale per chi viola l’obbligo scolastico. Parliamo della Legge 53 del 2033.

A differenza, invece, dell’obbligo per la scuola primaria e secondaria di I grado che rinetra nell’articolo 731 del codice penale.

Una sentenza che certo non aiuterà la lotta alla dispersione che per quanto riguarda la scuola superiore mostra numeri da capogiro, con 2 milioni e 900 ila dispersi, proprio alle superiori in 15 anni. Con picchi considerevoli soprattutto al Sud.

Nelle isole il dato sulla dispersione fa davvero paura, 35% nella sola Sardegna e Sicilia, con Caltanissetta che presenta un 41,7% di dispersione al termine del quinquennio 2009-10/2013-14. Segue Palermo con il 40,1%, quindi Catania con il 38%, seguita da Prato.

Negli ultimi 15 anni si è disperso il 31,9% di studenti delle superiori, in pratica uno su 3. Dispersione che si concentra soprattutto negli istituti professionali, con un 37%, seguiti dagli istituti tecnici.

Un dato comunque in calo, basti pensare che nel 2000 sfiorava il 37%, rispetto al 28% di oggi. Ma non basta, anche perché il fenomeno ha conseguenze sociali non indifferenti, se si lega a quello dei Neet che vede l’Italia ad una percentuale del 23,9% a confronto con il 15,4 della media europea.

 

 

FONTE: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it)

 

 

abbandono scolastico

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