Dopo che nei scorsi giorni sono uscite le materie delle seconde prove della Maturità 2019, per la prima volta è il MIUR a fissare la data per la simulazione della seconda prova, che avrà carattere nazionale. In precedenza, infatti, sono sempre state le scuole, nella loro autonomia, ad organizzare ogni anno le simulazioni delle prove d’esame.
I dettagli organizzativi verranno forniti attraverso un’apposita circolare.
Ricordiamo che il 14 dicembre 2018, il MIUR ha pubblicato alcuni esempi di traccia per la prima prova scritta, con riferimento alle quattro tipologie:
Un fatto nuovo, che va a modificare, per altri aspetti, il così detto Documento del 15 maggio, il documento elaborato dal Consiglio di Classe, al quale (di norma, ma ricordiamo che non esiste un format nazionale per la stesura del documento) venivano allegate anche le griglie di valutazione con cui gli studenti avevano già familiarità, perché utilizzate dai docenti per la valutazione delle verifiche.
Le griglie nazionali faranno assomigliare l’esame di Stato sempre più ad una procedura selettiva di tipo concorsuale, che tende ad essere indipendente dal percorso didattico dello studente. E come per le Commissioni dei concorsi a cui partecipa il personale della scuola, continua a non essere affrontato il problema della retribuzione dei docenti e dei dirigenti scolastici impegnati nelle Commissioni d’esame.
Per gli esami di Stato i Commissari ricevono compensi fissati con decreto nel lontano maggio 2007, nonostante si tratti di materia di competenza della contrattazione nazionale, come peraltro ricorda la premessa al decreto stesso. Insomma, sembra che le professionalità della scuola siano veramente l’ultima preoccupazione del Ministro.
Fonte: FLC CGIL - Federazione Lavoratori della Conoscenza