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Maturità 2023: come si svolgerà la prova orale?

lentepubblica.it • 12 Giugno 2023

Prova orale maturità 2023Manca una manciata di settimane all’inizio degli esami di maturità 2023: ma come si svolgerà la prova orale? Vediamolo insieme.


Prova orale maturità 2023: siamo agli sgoccioli di questo anno scolastico e gli studenti al quinto anno di liceo si preparano ad affrontare gli esami di maturità 2023.

Il 2023 sarà il primo anno in cui si tornerà alla normalità, dopo le modifiche apportate all’esame di maturità, durante gli anni della pandemia di Covid-19.

Perciò, come si svolgerà la prova orale? Vediamolo insieme.

Prova orale maturità 2023: ecco cosa sapere

Col ritorno alla normalità, la seconda prova scritta sarà nuovamente realizzata dal Ministero e la commissione d’esame sarà composta anche dai commissari esterni.
Tra le prove più temute dagli studenti c’è sicuramente la prova orale, le cui modalità sono state delineate dal Ministero dell’Istruzione.

Come spiegato dal Ministero, infatti, la prova orale sarà un colloquio in chiave multi e interdisciplinare. La commissione d’esame valuterà

“sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite, sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente”.

Diremo addio all’elaborato preparato dagli studenti (la cosiddetta tesina), ma sarà dato uno spunto iniziale agli studenti, dalla commissione. Potrà essere un’immagine, un breve testo o un video.

Da questo spunto, il candidato dovrà fare i diversi collegamenti tra le discipline e gli argomenti trattati durante i cinque anni del percorso scolastico, dimostrando le abilità e le competenze maturate.

Si tratterà, più che altro, di un colloquio, come sottolineato dal Ministro Valditara e non tanto di un esame, poiché non ci sarà un’interrogazione standard sulle varie discipline.
Come affermato dal Ministro:

“Il colloquio dell’esame di Stato assume un valore orientativo: data la sua dimensione pluridisciplinare, mette il candidato in condizione di approfondire le discipline a lui più congeniali. Per tale motivo, la commissione d’esame tiene conto delle informazioni inserite nel Curriculum dello studente: da qui emergono, infatti, le esperienze formative del candidato nella scuola e nei vari contesti non formali e informali”.

L’unico elaborato scritto richiesto sarà quello sull’esperienza del Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), ovvero la vecchia alternanza scuola-lavoro.

L’elaborato sarà multimediale e potrebbe essere sostituito da una breve relazione. Mediante l’elaborato, i candidati potranno fare collegamenti in vista delle proprie scelte future, evidenziando “il significato di tale esperienza, in chiave orientativa”.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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