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Mad 2018/2019 – Quando inviare la messa a disposizione

lentepubblica.it • 10 Agosto 2018

messa-a-disposizione-quando-inviarlaMad 2018/2019 – Quando inviare la messa a disposizione. Durante la compilazione della messa a disposizione sono vari i dubbi per gli aspiranti docenti e personale ATA ed alcuni di questi riguardano la compilazione stessa della candidatura.

Cosa inserire, se allegare o meno il curriculum, quali titoli segnalare e quali classi di concorso inserire, ma prima ancora molti candidati non hanno le giuste informazioni su cosa si una messa a disposizione e in cosa consista: la messa a disposizione è lo strumento a cui le scuole in carenza di candidati da graduatoria attingono per ricercare personale scolastico.
Una candidatura spontanea da parte dei docenti e del personale ATA inviata direttamente alle segreterie dei singoli istituti.

 

 

Al contrario di quanto si pensi non esiste uno standard univoco.
Alcune scuole pongono limitazioni interne per scremare il numero di candidati e aiutarsi nella loro catalogazione, ma la maggior parte degli istituti accetta le candidature lungo tutto l’anno.

 

 

Messa a disposizione quando inviarla
I periodi strategici
Messa a disposizione quanto dura

Messa a disposizione quando inviarla

Come già detto non c’è un calendario unico, alcune scuole come l’Istituto Omnicomprensico “F. De Amicis” di Cervinara accettano le MAD dal 4 agosto al 30 settembre mentre altre scuole come l’ICS “Monsignor Gagliano” di Palermo accettano candidature dal 23 luglio al 31 agosto

Le restanti scuole, la maggioranza, non pone limitazioni temporali, come l’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia Primaria e Secondaria di I Grado “Edmondo De Amicis” di Luserna San Giovanni (TO) il quale sul proprio sito, accetta le candidature per tutto l’anno scolastico.

In questo caso la scuola crea perfino delle graduatorie interne alla scuola (non obbligatorie per le domande di messa a disposizione e non molto comuni nei vari istituti dato il gran dispendio di energie da parte delle segreterie per un lavoro non indispensabile).
In questo caso l’istituto comunica: “Le MaD saranno graduate il 1 settembre, il 1 gennaio e il 1 aprile di ogni anno; successivamente a queste date le MaD saranno inserite in coda secondo l’ordine di arrivo sino alla successiva data di aggiornamento delle graduatorie. Per quanto riguarda i posti di Sostegno, le MaD dei docenti che abbiano conseguito tardivamente il titolo di specializzazione saranno inserite in graduatoria indipendentemente dalla data di presentazione.”

 

 

I periodi strategici per inviare la messa a disposizione

Possiamo consigliare come periodi strategici il mese di:

 

  • agosto e settembre
    per le selezioni di inizio anno
  • ottobre, novembre e dicembre
    per le supplenze dovute alle assenze dovute ai picchi influenzali (non rare nelle scuole dell’infanzia)
  • gennaio e febbraio
    per gli incarichi rimasti scoperti da trasferimenti e congedi
  • marzo, aprile e maggio
    per supplenze in prossimità delle vacanze primaverili
  • giugno e luglio
    per i recuperi estivi

È da ricordarsi che malattie, congedi e maternità non sono eventi programmabili, quindi le possibilità di una cattedra scoperta possono esserci in ogni momento lungo tutto l’anno scolastico.

 

Quanto dura una messa a disposizione

Solitamente le scuole tengono le candidature solo e non oltre l’anno scolastico, non esistono obblighi di archiviazione nè date di valenza delle candidature da parte delle scuole.
Il caso della scuola di Torino è un caso di eccellenza nella gestione delle candidature non molto comune.
Alcune scuole tendono a scartare le candidature non ritenute idonee e a volte anche le candidature più complete e ricche possono andare perse.
Una cattiva gestione delle MAD rischia di penalizzare anche i più meritevoli.
Le scuole non sono tenute a valutare tutte le candidature ed a volte per praticità selezionano i candidati solo tra gli ultimi candidati arrivati tramite mail.
Diventa quindi fondamentale inviare a più scuole possibili più volte durante tutto l’anno scolastico.

Fonte: Articolo di redazione lentepubblica.it
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