Il personale ATA opera all’interno degli istituti scolastici di tutta Italia. È una figura di fondamentale importanza per il sistema scolastico italiano, per questo vediamo insieme tutto ciò che riguarda questa figura.
Il personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (o anche personale ATA) è il personale non docente che lavora all’interno degli istituti scolastici italiani.
La loro disciplina è regolamentata dal d.lgs. 297/1994. L’inquadramento e le mansioni, invece, sono state stabilite dal CCNL scuola.
Il suo ruolo e le sue mansioni non variano in base al tipo di scuola presso la quale prende servizio, che sia:
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Quali sono i doveri e le mansioni di un collaboratore scolastico?
Si tratta di mansioni fondamentali ed insostituibili in quanto sono strettamente connesse alle attività scolastiche e spesso ne assicurano il corretto svolgimento:
Per quanto riguarda le pulizie straordinarie, esempio la pulizia delle vetrate dell’istituto scolastico, devono essere effettuate in condizioni di massima sicurezza, e questo si traduce nella volontà della scuola di mettere a disposizione del collaboratore scolastico tutte le attrezzature adeguate necessarie al caso specifico.
Sono ruoli e incarichi fondamentali per il corretto andamento complessivo di qualsiasi istituto.
Il personale ATA, in base alle mansioni svolte, è suddiviso in diversi profili professionali, raggruppati in quattro Aree, ai quali si accede con determinati requisiti. Vediamo insieme le caratteristiche di ogni suddivisione.
Per diventare collaboratore scolastico non sono richiesti requisiti particolarmente esclusivi, anzi, basta possedere i titoli che abbiamo elencato sopra.
Da quì l’elevato numero di domande inviate.
Arriviamo proprio a questo punto: la domanda. Ci riferiamo alle richieste di impiego che vanno inoltrate a seguito di bandi del MIUR e alle liste di collocamento nei Centri Territoriali per l’Impiego.
Qualunque sia la vostra scelta, vi tornerà utile consultare il sito del MIUR per tenersi informati e aggiornati sulle procedure e i risultati all’interno delle graduatorie pubblicati.
È opportuno ricordare che il numero di collaboratori scolastici che possono lavorare in una singola scuola è deciso in base al numero degli alunni iscritti presso quel determinato istituto.
La seguente tabella mostra esattamente come viene scelto il numero del personale ATA che deve essere presente a scuola:
Numero di alunni iscritti | Numero Collaboratori Scolastici necessari |
---|---|
fino a 300 | 4 |
fino a 400 | 5 |
fino a 500 | 6 |
fino a 600 | 7 |
fino a 700 | 8 |
fino a 800 | 9 |
fino a 900 | 10 |
fino a 1000 | 11 |
da 1000 in poi | 12 |
Invece adesso parliamo dell’orario di lavoro del personale ATA. Esso è di 36 ore settimanali, che vanno suddivise di 6 ore giornaliere ad orario continuativo.
Tali ore possono essere svolte sia di mattina che di pomeriggio, anche se quest’ultimo caso è più raro in quanto si parla di istituti particolari.
Inoltre, l’orario può arrivare ad avere una durata massima di 9 ore e, se esso supera le 7 ore e 12 minuti di lavoro, il collaboratore scolastico ha diritto ad una pausa di almeno 30 minuti in cui può consumare un eventuale pasto o magari semplicemente recuperare le energie.
La retribuzione del personale ATA varia nel tempo: tale variazione segue una progressione che è fortemente legata all’anzianità di servizio, ovvero agli anni lavorativi svolti al servizio della scuola.
Va comunque sottolineato come la paga del personale ATA varia anche in base al ruolo che esercitano. Ovviamente, un semplice bidello prenderà meno di un DSGA.
Riportiamo qui sotto le tabelle che descrivono la retribuzione dei vari tipi di personale ATA, relative al 2019:
Fonte: articolo di Claudio Bonaccorso