Siamo ormai agli sgoccioli, mercoledì si parte con il primo scritto della Maturità: la prova di italiano, e per questo già si parla delle possibili tracce tema maturità 2019.
E secondo alcuni sondaggi e voci di corridoio una cerchia di autori potrebbe essere quella più papabile per finire tra gli elaborati degli studenti.
Secondo un sondaggio sul portale studenti Skuola.net ci sono già impressioni e possibili ipotesi per gli autori più gettonati della prima prova.
Sono stati coinvolti più di 5.000 studenti. Verga, D’Annunzio, Pirandello, Ungaretti erano e rimangono gli scrittori favoriti (o auspicati) per l’analisi del testo.
Giovanni Verga e Gabriele D’Annunzio, con il 34% dei consensi, sono a pari merito in vetta alla classifica degli autori di prosa dell’800.
Tra gli scrittori del ‘900, invece, la spunta Luigi Pirandello che vince in solitaria sugli altri contendenti: il 30% di studenti scommette su di lui. A seguire, buon risultato per Italo Svevo che si attesta al 26%. Chiude il podio Primo Levi (16%), che nelle ultime settimane ha sorpassato Italo Calvino (fermo al 10%).
Per quanto riguarda le ricorrenze, 1 maturando su 4 – il 26% – si aspetta almeno una traccia sul trentesimo anniversario dalla caduta del muro di Berlino. Un altro trentennale importante ottiene i favori di una fetta consistente di studenti: è quello dalla nascita del World Wide Web, in pratica di Internet, che convince il 18% del campione. Subito dietro troviamo gli 80 anni dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale (17%).
Le prove sono molto cambiate. Già a partire dal primo scritto, quello d’Italiano. E domani, mercoledì 19 Giugno 2019, vediamo cosa cambierà.
Le tracce predisposte dal Miur sono 7 e tra queste gli studenti ne dovranno scegliere una. Le tracce sono così suddivise:
Tempo a disposizione per lo svolgimento delle tracce simulazioni prima prova maturità 2019: 6 ore.
Ricordiamo che già nei mesi scorsi il MIUR ha organizzato delle sessioni di simulazione per introdurre gli studenti alle nuove prove.
A questo link le simulazioni del MIUR.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it