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Detrazione recupero edilizio: regole per gli eredi

lentepubblica.it • 27 Marzo 2017

edilizio, eredi ristrutturazioniIn caso di morte del contribuente che sta usufruendo del bonus ristrutturazioni, chi può continuare a godere della detrazione?

 

Massimo Lety

 

In caso di decesso dell’avente diritto alla detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all’erede che conservi la detenzione materiale e diretta dell’immobile su cui sono stati eseguiti i lavori (articolo 16-bis, comma 8, Tuir). Tale condizione sussiste qualora l’erede assegnatario abbia la immediata disponibilità del bene, potendo disporre di esso liberamente e a proprio piacimento quando lo desideri, a prescindere dalla circostanza che abbia adibito l’immobile ad abitazione principale (circolare n. 24/E del 10 giugno 2004, paragrafo 1.1). La condizione della “detenzione materiale e diretta del bene” deve sussistere non solo per l’anno dell’accettazione dell’eredità, ma anche per ciascun anno per il quale l’erede intenda fruire delle residue rate di detrazione. Ne consegue che, qualora l’erede decida di locare o concedere in comodato l’immobile, non potrà fruire delle rate di detrazione di competenza degli anni in cui l’immobile non è detenuto direttamente. Tuttavia, potrà beneficiare delle eventuali rate residue di competenza degli anni successivi al termine del contratto di locazione o di comodato (circolare 17/E del 24 aprile 2015, paragrafo 3.3).

Fonte: Fisco Oggi, rivista Telematica dell'Agenzia delle Entrate - articolo di Gennaro Napolitano
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