Nel mese di luglio 2017 sono state aperte 37.706 nuove partite Iva. Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso si registra una flessione dell’1,1%. Lo rende noto il dipartimento delle Finanze, con la pubblicazione del report elaborato dall’Osservatorio sulle partite Iva.
Il documento fornisce i dati, ripartendo le percentuali di distribuzione per natura giuridica, territorio, settori produttivi e caratteristiche anagrafiche.
Distribuzione per natura giuridica
Questo parametro evidenzia le seguenti quote di distribuzione delle aperture di nuove partite Iva:
Rispetto al luglio 2016 si registra un calo di aperture per le società di persone (-15,2%) e per le persone fisiche (-4%). Le società di capitali, invece, fanno registrare un aumento che sfiora il 10%.
Distribuzione per territorio
Dal punto di vista territoriale, la sintesi dell’Osservatorio rileva che le nuove aperture di partite Iva sono così “localizzate”:
Dal confronto con il mese di luglio dello scorso anno, emerge che gli incrementi maggiori si sono registrati in:
Di contro, le flessioni più marcate sono avvenute in:
Distribuzione per settore produttivo
Dalla classificazione per settore produttivo emerge che il maggior numero di nuove partite Iva si registra, come di consueto, nel commercio (20,6%), seguito a ruota da attività professionali (14,5%)
e costruzioni (8,9%).
Gli incrementi più significativi, rispetto a luglio 2016, si rilevano nei seguenti settori:
Invece, i cali più evidenti si registrano:
Distribuzione per caratteristiche anagrafiche
Se si prendono in considerazione le caratteristiche anagrafiche di coloro che lo scorso luglio hanno aperto una nuova partita Iva, emergono i seguenti dati:
Rispetto al luglio 2016, emerge un aumento di avviamenti al crescere dell’età (dal -5,8% della classe più giovane al +5% della più anziana).
Altri dati
Infine, dalla lettura del report si ricava che a luglio 2017: