Atlante Buone Pratiche 2019: ecco i principali dati e ambiti di intervento a livello comunale che emergono dall’Atlante delle buone pratiche che ha preso in esame progetti che possono appartenere a uno o più ambiti di intervento.
La ricerca è stata presentata a Bologna in occasione della terza edizione degli Stati generali delle Amministratrici. E diffusa insieme all’Analisi Anci sulla rappresentanza di genere nei Comuni italiani 2019. Che conferma che in 30 anni il numero di donne sindaco è cresciuto di più di sette volte: dai 145 Comuni amministrati nel 1986 ai 1065 alla fine del 2018.
L’Atlante sulle buone pratiche analizza le esperienze dei Comuni impegnati nel contrasto alle discriminazioni di genere. E nella promozione di una cultura della solidarietà e sostegno alle donne. Da Nord a Sud, tante le iniziative e le azioni realizzate.
A Pisa è nato un Consiglio cittadino per le pari opportunità, un organo consultivo del Consiglio comunale e della Giunta che riunisce i principali attori locali. Mentre l’Unione della Romagna Faentina ha istituito un Tavolo dei gestori per la co-progettazione di azioni con i diversi soggetti che operano in ambito sociale.
A Borgosatollo (Brescia), invece, si guarda al Bilancio di genere. Documento con cui si analizza e valuta, in ottica di genere, le scelte politiche e gli impegni economico-finanziari dell’amministrazione.
Esperienze queste che vedono non solo la nascita di organismi ad hoc ma anche progetti per garantire l’occupazione femminile e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. É il caso del Distretto della felicità, nato a San Mauro Pascoli (Forlì – Cesena), nel principale distretto calzaturiero dell’Emilia Romagna ed eccellenza italiana nel mondo.
Obiettivo è quello di invertire la tendenza che vede donne e nuove generazioni allontanarsi dal settore delle calzature. Attraverso la riorganizzazione dell’orario di lavoro e la nascita di una serie di servizi a sostegno delle famiglie.
A Pordenone invece le donne sono protagoniste dell’innovazione locale con il progetto “Gener-Azione”. Una iniziativa attraverso cui si è voluto offrire loro un’opportunità per dialogare con il tessuto produttivo. E con il mondo della formazione e dell’istruzione superiore. Per superare gli stereotipi di genere in ambito tecnico, scientifico e sociale.
Dalla lettura delle buone pratiche emerge anche una particolare attenzione ai giovani attraverso iniziative di sensibilizzazione. Come nel caso di Bari dove è nato il progetto “Bari – Leggere differenze”. Una biblioteca di pubblica lettura strettamente connessa con il sistema dei servizi di welfare comunali che ospita uno scaffale dedicato proprio alle “Pari opportunità e differenza di genere”.
Nonostante le tante difficoltà, soprattutto di carattere finanziario, l’indagine conferma l’impegno dei Comuni italiani nella realizzazione di azioni di contrasto alla violenza di genere e per la promozione di una cultura della solidarietà e delle pari opportunità.
Leggi l’Atlante delle buone pratiche per la parità di genere e l’Analisi Anci sulla rappresentanza di genere nei Comuni italiani 2019.
Fonte: ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani