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Atlante Buone Pratiche 2019: ecco quali sono i progetti nei Comuni

lentepubblica.it • 22 Novembre 2019

atlante-buone-praticheAzioni di contrasto alla violenza contro le donne (72,1%), interventi e misure a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e lavoro (41%), e progetti che puntano alla valorizzazione del ruolo delle donne nella società (27,8%).


Atlante Buone Pratiche 2019: ecco i principali dati e ambiti di intervento a livello comunale che emergono dall’Atlante delle buone pratiche che ha preso in esame progetti che possono appartenere a uno o più ambiti di intervento.

La ricerca è stata presentata a Bologna in occasione della terza edizione degli Stati generali delle Amministratrici. E diffusa insieme all’Analisi Anci sulla rappresentanza di genere nei Comuni italiani 2019. Che conferma che in 30 anni il numero di donne sindaco è cresciuto di più di sette volte: dai 145 Comuni amministrati nel 1986 ai 1065 alla fine del 2018.

Atlante Buone Pratiche

L’Atlante sulle buone pratiche analizza le esperienze dei Comuni impegnati nel contrasto alle discriminazioni di genere. E nella promozione di una cultura della solidarietà e sostegno alle donne. Da Nord a Sud, tante le iniziative e le azioni realizzate.

A Pisa è nato un Consiglio cittadino per le pari opportunità, un organo consultivo del Consiglio comunale e della Giunta che riunisce i principali attori locali. Mentre l’Unione della Romagna Faentina ha istituito un Tavolo dei gestori per la co-progettazione di azioni con i diversi soggetti che operano in ambito sociale.

A Borgosatollo (Brescia), invece, si guarda al Bilancio di genere. Documento con cui si analizza e valuta, in ottica di genere, le scelte politiche e gli impegni economico-finanziari dell’amministrazione.

Esperienze queste che vedono non solo la nascita di organismi ad hoc ma anche progetti per garantire l’occupazione femminile e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. É il caso del Distretto della felicità, nato a San Mauro Pascoli (Forlì – Cesena), nel principale distretto calzaturiero dell’Emilia Romagna ed eccellenza italiana nel mondo.

Obiettivo è quello di invertire la tendenza che vede donne e nuove generazioni allontanarsi dal settore delle calzature. Attraverso la riorganizzazione dell’orario di lavoro e la nascita di una serie di servizi a sostegno delle famiglie.

A Pordenone invece le donne sono protagoniste dell’innovazione locale con il progetto “Gener-Azione”. Una iniziativa attraverso cui si è voluto offrire loro un’opportunità per dialogare con il tessuto produttivo. E con il mondo della formazione e dell’istruzione superiore. Per superare gli stereotipi di genere in ambito tecnico, scientifico e sociale.

Attenzione anche ai giovani

Dalla lettura delle buone pratiche emerge anche una particolare attenzione ai giovani attraverso iniziative di sensibilizzazione. Come nel caso di Bari dove è nato il progetto “Bari – Leggere differenze”. Una biblioteca di pubblica lettura strettamente connessa con il sistema dei servizi di welfare comunali che ospita uno scaffale dedicato proprio alle “Pari opportunità e differenza di genere”.

Nonostante le tante difficoltà, soprattutto di carattere finanziario, l’indagine conferma l’impegno dei Comuni italiani nella realizzazione di azioni di contrasto alla violenza di genere e per la promozione di una cultura della solidarietà e delle pari opportunità.

Leggi l’Atlante delle buone pratiche per la parità di genere e l’Analisi Anci sulla rappresentanza di genere nei Comuni italiani 2019.

Fonte: ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani
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