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PNRR: Commissione UE sta valutando il decreto sulla governance

lentepubblica.it • 21 Febbraio 2023

pnrr-commissione-ue-decreto-governanceA renderlo noto è la stessa Commissione UE: la valutazione del decreto sulla governance è contestuale al pagamento della terza rata del PNRR avanzata dall’Italia.


Il pagamento della terza rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è fondamentale per l’Italia, che finora è arrivata “preparata” alle prime due tranche.

Si ricorda che questo strumento che  traccia gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che l’Italia intende realizzare grazie all’utilizzo dei fondi europei di Next Generation EU, per attenuare l’impatto economico e sociale della pandemia e rendere l’Italia un Paese più equo, verde e inclusivo, con un’economia più competitiva, dinamica e innovativa.

Il nuovo decreto-legge introduce disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC). Il nuovo testo intende snellire le procedure per accelerare gli investimenti e i cantieri.

Secondo il Decreto sulla Governance, tra le altre cose, la regia del piano passa sotto la Presidenza del Consiglio, dove nasce una ”struttura di missione” con incarico fino al 31 dicembre 2026. Sarà gestita da un coordinatore e articolata in quattro direzioni generali, darà supporto all’autorità politica e svolgerà ”le interlocuzioni con la Commissione europea”.

PNRR: Commissione UE sta valutando il decreto sulla governance

Adesso pertanto l’Unione Europea si sta riservando di valutare attentamente l’ultimo decreto del Governo, che ha l’obiettivo di accorciare il più possibile i tempi delle opere, per non rischiare ritardi sui prossimi obiettivi.

La Commissione europea, nello specifico, ha reso noto che sta analizzando il testo e “ne sta parlando con le autorità italiane” anche nel contesto dell’esame in corso sulla richiesta di pagamento della terza rata avanzata dall’Italia.

Nelle prossime settimane Eurostat e Istat “decideranno insieme“, inoltre, come considerare i crediti d’imposta generati dal superbonus per il loro conteggio nell’ ambito dei conti pubblici, in particolare nel calcolo del deficit.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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