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A Milano arrivano la badante di condominio e l’albo baby sitter

lentepubblica.it • 18 Febbraio 2014
Da settembre rivoluzione nel sistema di assistenza domiciliare: pasti caldi, teleassistenza, accompagnamento estesi ai primi 15.000 anziani con la compartecipazione

Dal 10 febbraio anziani e famiglie con bambini possono contare su un nuovo sistema di assistenza familiare: in arrivo la badante di condominio, accanto a quella tradizionale, e per la cura dei più piccoli, l’albo comunale di tate e bay sitter. In collaborazione con il Pio Albergo Trivulzio e alcuni soggetti del Terzo settore, il Comune di Milano avvierà questo nuovo sistema di ricerca di assistenti familiari con l’obiettivo di creare nel giro di un anno un elenco di circa 2 mila badanti e alcune centinaia di baby sitter. Il nuovo sistema di ricerca, formazione e offerta di assistenti familiari garantirà alle famiglie l’impiego di personale qualificato, adeguatamente formato e adattabile, in termini di numero di ore e presenza, alle specifiche esigenze e possibilità, anche di tipo economico.

A settembre invece si avrà la rivoluzione nel campo dell’assistenza domiciliare, l’insieme dei servizi per anziani non autosufficienti messi a disposizione del Comune: dalla consegna del pasto caldo, alla teleassistenza, dall’accompagnamento all’assistenza domiciliare. La grande novità riguarda l’estensione dei servizi comunali anche a chi oggi non ha accesso ad alcun servizio strutturato, perché non è sufficientemente povero per essere preso in carico, ma nemmeno abbastanza ricco per avvalersi dell’assistenza privata. Da settembre, dunque, chi lo vorrà potrà rivolgersi al Comune per ottenere, attraverso il pagamento di una quota commisurata al reddito, i servizi da cui è escluso perché la sua situazione non consente la gratuità. Si partirà da una prima fascia di anziani non autosufficienti, circa 15.000, per poi coinvolgere chiunque si voglia avvalere della compartecipazione. Da quest’anno il Comune sostituirà l’autocertificazione finora utilizzata con la presentazione della dichiarazione Isee (Indicatore situazione economica equivalente) per l’assegnazione di servizi e sussidi al fine di garantire la massima trasparenza e controllo sui beneficiari.

Sono le novità annunciate oggi dall’assessore Pierfrancesco Majorino, in occasione della quinta giornata del Forum delle Politiche sociali che terminerà sabato 1° febbraio.

“A febbraio – ha detto l’assessore alle Politiche sociali Majorino – avvieremo il nuovo sistema di assistenza familiare con l’aggiunta di nuove figure come la badante di condominio, e l’apertura dell’albo delle tate e delle baby sitter. A settembre invece il passo sarà ancora più grande, con l’introduzione della nuova assistenza domiciliare per tutti. Chi oggi è seguito dai servizi sociali gratuitamente, continuerà ad esserlo. Chi invece, con un reddito superiore è escluso dai nostri servizi e si affida oggi a quello che trova sul mercato, spesso scegliendo l’assistenza attraverso una rete informale, potrà rivolgersi al Comune e avere i medesimi servizi pagando in base alle proprie possibilità. Inizieremo dai circa 15 mila anziani che oggi non accedono ai nostri servizi, cui vogliamo dare un’alternativa alla ricerca autonoma e spesso poco efficace di assistenza. Come già affermato all’apertura del Forum venerdì scorso, nel 2013 abbiamo difeso strenuamente i servizi essenziali, compresi quelli per gli anziani. Non possiamo pensare ad un bilancio con meno risorse a disposizione”.

Alcuni dati

Gli anziani residenti a Milano con più di 65 anni sono 319.687 (anno 2012 – Ufficio Statistica Comune Milano).
Le famiglie monocomponente o con persone sole rappresentano il 52,7% dei nuclei familiari residenti in città. Di queste 100 mila sono anziani.
I cosiddetti “grandi anziani” con più di 80 anni sono 99.541, per la maggior parte donne (66.481). Gli anziani non autosufficienti sono circa 40.000. Sul territorio milanese sono stimate circa 32.000 badanti, tra regolari e irregolari.

Alcuni dati sui servizi per gli anziani del Comune:

  • 23 Centri Multiservizi Anziani;
  • 4.380 anziani assistiti a casa;
  • 297.000 pasti caldi a domicilio;
  • 38.000 interventi emergenza caldo;
  • 4.000 anziani in RSA e centri diurni;
  • 3.200 integrazioni al minimo vitale Inps (pensione sociale di 295,43 euro), cadenza bimestrale.

In base all’anagrafe della fragilità, redatta ogni anno dal Comune prima dei mesi estivi, in collaborazione con Asl Milano e i medici di famiglia, nel 2013 sono risultati quasi 6.300 gli anziani cosiddetti fragili, cioè con più di 75 anni che vivono soli (o risultano anagraficamente soli) e in precarie condizioni di salute. Un numero in crescita rispetto al 2012, quando erano stati registrati 5.998 casi.
Sono infine nove i Centri di psicologia per l’anziano e l’Alzheimer aperti da settembre dal Comune per dare informazioni e assistenza a famiglie e malati.

Il bilancio dell’Assessorato alle Politiche sociali nel 2013 è stato di 204 milioni di euro. Di questi, 91,8 milioni di euro (il 45%) sono stati destinati a servizi e sussidi per gli anziani.

FONTE: Comune di Milano

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