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Quando sarà pagato l’Assegno unico a ottobre con la rivalutazione?

lentepubblica.it • 2 Ottobre 2023

Assegno unico ottobre rivalutazioneVediamo quando saranno i pagamenti dell’Assegno unico, nel mese di ottobre 2023, con la rivalutazione: ecco i dettagli.


Per la metà di ottobre sono previsti i pagamenti dell’Assegno unico, la misura pensata per le famiglie, con inclusa la rivalutazione, ovvero la maggiorazione antinflazione.

Così come dichiarato dalla Ministra della Famiglia Eugenia Roccella:

“Così come l’anno scorso, interverremo anche quest’anno, soprattutto sul terzo figlio, mentre per il secondo è allo studio un pacchetto di altre misure più articolato”.

Ecco cosa sapere.

Assegno unico ottobre rivalutazione: ecco tutti i dettagli

Nel mese di ottobre, l’assegno unico sarà pagato nelle seguenti date:

  • 17 ottobre;
  • 18 ottobre;
  • 19 ottobre.

L’erogazione varia a seconda della situazione economica specifica della famiglia. Il fattore principale di cui tenere conto è sicuramente l’Isee, per cui le famiglie devono disporre un’attestazione aggiornata, per poter ricevere il sostegno economico.

Ci sono, però, delle novità: i nuclei vedovili hanno avuto una maggiorazione dell’assegno a partire da giugno 2023 mentre, dal mese di luglio, c’è stata la rivalutazione degli importi per l’adeguamento all’inflazione.

Assegno unico ottobre rivalutazioneCosa sapere sull’Assegno unico

Con le recenti modifiche, la spesa del Governo per il sussidio, nei primi 7 mesi del 2023, è arrivata a 10 miliardi di euro e si prevede che, a fine anno, superi i 17 miliardi di euro.
Rispetto al 2022, la spesa è aumentata di 4,6 miliardi di euro, per un aumento del 37%.

Ricordiamo che i beneficiari sono i nuclei famigliari con figli a carico fino a 21 anni, mentre i nuclei famigliari con figli disabili ricevono il sussidio senza limiti di età.

Bisogna specificare, però, che per i figli maggiorenni (fino ai 21 anni), il sussidio viene erogato solamente in questi casi:

  • Frequenza di un corso di laurea;
  • Frequenza di un tirocinio, ma con un reddito complessivo inferiore agli 8mila euro;
  • Sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • Svolga il servizio civile universale.

L’importo del sussidio varia a seconda della condizione economica del nucleo famigliare (in base all’Isee) al momento della domanda, ma si tiene conto anche dell’età e del numero dei figli.

Quale sarà il futuro dell’Assegno Unico

L’esecutivo ha intenzione d’incrementare gli importi nella prossima Legge di Bilancio.

Nella prima Legge finanziaria del Governo Meloni, sono stati erogati aumenti per il primo figlio e poi dal terzo figlio in poi, fino a tre anni e successivamente anche in modo forfettario e strutturale per le famiglie numerose.

Come annunciato dalla Ministra Roccella: “Altrettanto faremo in questa nuova finanziaria”.
Gli interventi si concentreranno sul terzo figlio, mentre sul secondo è in studio un pacchetto di misure più articolato.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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