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Bonus Nido, più tempo per integrare le domande respinte

lentepubblica.it • 7 Marzo 2018

bonus nidoLe famiglie avranno più tempo per integrare le domande di Bonus nido già presentate, per le quali non erano venute in possesso della documentazione di spesa entro il 31 dicembre 2017.


I cittadini che non sono riusciti ad allegare la documentazione relativa alle spese sostenute per la frequenza degli asili nido tra settembre e dicembre 2017 potranno farlo sino al prossimo al 31 marzo 2018. Lo comunica l’Istituto di Previdenza con il messaggio numero 952 del 1° marzo 2018.

 

Le istruzioni interessano le famiglie che hanno omesso di indicare nella domanda di Bonus asilo nido tutti o parte dei mesi di frequenza. Compresi tra settembre e dicembre 2017, per i quali non sono entrati immediatamente in possesso della documentazione di spesa. Per tali mensilità gli utenti non hanno potuto procedere in tempo utile ad allegare i documenti necessari ad ottenere il contributo relativo a tali mensilità. Tenuto conto dell’elevato numero di richieste pervenute l’Inps ha predisposto una nuova funzionalità. Che, a far data dal 2 marzo 2018, consentirà di integrare la domanda originaria. E permetterà di allegare la documentazione di spesa relativa ai mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2017. Anche ai richiedenti che  abbiano omesso di indicare le relative mensilità in domanda.

 

Il cittadino potrà inserire le mensilità “aggiuntive” attraverso l’area riservata, accedendo al menù “Allegati Domande”.

 

Dopo aver selezionato la domanda da integrare e la tipologia di documento da inserire (es: Fattura), saranno visibili, oltre a tutti i mesi già richiesti in domanda, i mesi (“settembre”, “ottobre”, “novembre” e “dicembre”) non inseriti all’atto della domanda (in rosso), dando così la possibilità di allegare la relativa documentazione di spesa.  La documentazione allegata, appositamente evidenziata, sarà resa disponibile alla Struttura territoriale per la fase istruttoria.

 

L’Inps informa che, per inserire le mensilità aggiuntive con riferimento a domande che risultino già in stato “respinta”, sarà necessario inviare una motivata richiesta di variazione. Tramite la funzione “allega nuovo documento su respinta”, presente nel menù “invio richiesta di variazione”. Una volta ripristinato lo stato “da istruire”, il richiedente potrà procedere ad allegare la documentazione. Relativa ai mesi non indicati in domanda con le modalità sopra descritte.

L’Istituto informa che il termine ultimo per allegare la documentazione relativa a domande di Bonus asilo nido per l’anno 2017 è fissato improrogabilmente al 31 marzo 2018.

 

Il buono nido

 

La misura, introdotta dall’art. 1, co 355 della legge 232/2016 (legge di bilancio per il 2017) consiste in un buono di mille euro su base annua, erogato direttamente al genitore richiedente con cadenza mensile per undici mensilità (cioè 90,91€ al mese), per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati di ciascun bimbo nato o adottato dal 1° gennaio 2016 in poi. L’importo non può comunque eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta. Per avere diritto al pagamento il genitore deve indicare gli estremi della documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle rette. Per la fruizione dell’asilo nido pubblico o privato autorizzato prescelto, che dovrà essere allegata in un momento successivo a quello di presentazione della domanda.

 

Con riferimento alle domande prodotte nel 2017 la Circolare Inps 88/2017 aveva indicato che le quietanze dei pagamenti delle rette relative ai mesi settembre–dicembre 2017 dovessero essere allegate entro la fine di ciascun mese di riferimento e comunque non oltre il 31 dicembre 2017.

 

Però e molte strutture, soprattutto quelle pubbliche, emettono i bollettini di pagamento solo dopo la fine dell’ultimo trimestre. Molti genitori non sono riusciti a pervenire in possesso della documentazione di spesa entro il 31 dicembre 2017. E si sono visti, pertanto, rigettare il pagamento delle ultime mensilità del 2017. Nei loro confronti l’Inps ha dovuto, quindi, prorogare la scadenza al 31 marzo 2018 per la presentazione della suddetta documentazione.

 

Fonte: Pensioni Oggi (www.pensionioggi.it) - articolo di Valerio Damiani
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