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Tutto quello che serve sapere sul bonus zanzariere 2024

lentepubblica.it • 19 Aprile 2024

bonus-zanzariere-2024Per gli italiani attenti all’efficienza energetica e desiderosi di ridurre le spese di bollette energetiche, il 2024 offre ancora l’opportunità di beneficiare del bonus zanzariere.


Si tratta di uno dei vantaggi fiscali più apprezzati da parte dei consumatori nel campo della ristrutturazione edilizia e dell’efficientamento energetico.

L’installazione di zanzariere e altre schermature solari infatti non solo contribuisce al comfort abitativo proteggendo dagli insetti e regolando l’irraggiamento solare, ma anche all’efficienza energetica degli edifici. Questo è particolarmente importante in un periodo in cui la sostenibilità ambientale è al centro delle preoccupazioni globali e nazionali. Riducendo l’ingresso di calore attraverso le finestre durante i mesi estivi, le zanzariere consentono di ridurre il ricorso ai sistemi di condizionamento dell’aria, contribuendo così a un minore consumo di energia elettrica e a una diminuzione delle emissioni di gas serra associate.

Che cos’è il bonus zanzariere 2024?

Il Bonus Zanzariere rappresenta un’iniziativa governativa strategica volta a promuovere l’adozione di soluzioni di schermatura solare e chiusure oscuranti, tra cui le zanzariere, le tende da sole e le persiane. Questo programma mira a incentivare sia l’acquisto che l’installazione di tali dispositivi, che sono progettati per svolgere diversi ruoli cruciali all’interno degli ambienti domestici.

L’introduzione del Bonus Zanzariere nel 2020 e il suo successivo rinnovo in tutti i successivi anni riflette una più ampia strategia volta a incentivare gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti e a promuovere l’adozione di tecnologie e soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale delle nostre abitazioni.

Il Bonus Zanzariere rappresenta un’iniziativa che offre un “rimborso” fiscale sotto forma di detrazione Irpef, erogato a rate per un periodo di dieci anni. Questo significa che coloro che beneficiano dell’incentivo fiscale possono godere di un risparmio fiscale distribuito nel tempo, anziché ricevere un beneficio immediato.

Si tratta di una detrazione d’imposta del 50% sulle spese totali sostenute per l’acquisto e l’installazione di zanzariere e altre schermature solari e chiusure oscuranti. Questo incentivo si applica per ogni singola unità immobiliare e consente di ottenere un risparmio significativo sulle spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo.

Le risorse stanziate per l’anno in corso

Il limite massimo della detrazione è fissato a 60.000 euro per ogni unità immobiliare. Ciò significa che, qualora si siano sostenute spese pari o superiori a tale importo, si può ottenere la detrazione massima del 50%, ossia 30.000 euro. Questo rappresenta quindi il massimo beneficio fiscale che un contribuente può ottenere per un singolo immobile.

È importante sottolineare che questa detrazione può essere richiesta per più immobili intestati allo stesso proprietario. Tuttavia, vi è comunque un limite di 30.000 euro per ogni singola dimora. Quindi, se un individuo possiede più di una proprietà, può richiedere la detrazione per ciascuna di esse, ma il massimo importo detraibile sarà di 30.000 euro per ogni unità immobiliare.

Inoltre, è fondamentale evidenziare che le opzioni precedenti, come lo sconto in fattura o la cessione del credito, non sono più disponibili dopo il 4 aprile, in seguito all’entrata in vigore del decreto blocca cessioni. Ciò significa che i contribuenti devono attenersi esclusivamente alla modalità di detrazione Irpef per beneficiare dell’incentivo fiscale.

Chi ne può fruire?

Le disposizioni normative che regolano questo incentivo sono progettate per includere diversi attori coinvolti nel panorama immobiliare, garantendo che un’ampia varietà di persone possa beneficiare dei suoi vantaggi.

In primo luogo, l’agevolazione è aperta a tutti i cittadini, indipendentemente dal fatto che siano residenti nel territorio nazionale o meno. Questo significa che anche i non residenti che possiedono immobili in Italia possono accedere al Bonus Zanzariere, purché soddisfino i requisiti previsti dalla legge.

Inoltre, l’agevolazione non si limita esclusivamente ai proprietari immobiliari. Essa è estesa anche ai nudi proprietari, ovvero coloro che possiedono il diritto di proprietà di un immobile ma non ne hanno l’usufrutto, così come ai titolari di altri diritti reali come l’usufrutto o l’affitto. Questo assicura che anche coloro che hanno un interesse limitato nell’immobile possano beneficiare dell’incentivo fiscale.

Oltre ai proprietari e ai nudi proprietari, il Bonus Zanzariere è disponibile anche per i locatari. Questo significa che anche coloro che affittano una casa possono richiedere l’agevolazione, purché abbiano sostenuto le spese per l’installazione delle zanzariere o altre schermature solari conformemente alle disposizioni normative.

Infine, le disposizioni normative includono anche altri soggetti specificati, garantendo che una vasta gamma di attori coinvolti nel settore immobiliare possa beneficiare dell’agevolazione. Questo può comprendere, ad esempio, società di gestione immobiliare, cooperative abitative e altre entità coinvolte nella gestione e nell’utilizzo degli immobili.

Come inoltrare la domanda?

Per ottenere la detrazione bisognerà inviare la domanda sul sito dell’Enea entro 90 giorni dalla data della fine dei lavori o di collaudo (sezione Detrazioni fiscali).

Questi qui di seguito sono tutti i documenti da presentare:

  • scheda con descrizione dell’intervento, il codice alfanumerico Cpdi assegnato dal sito di Enea e la firma del soggetto beneficiario e l’email di Enea con il suddetto codice;
  • l’asseverazione di un tecnico abilitato;
  • schede tecniche dei componenti e la marcatura CE che ne garantisce l’efficienza energetica;
  • attestazioni di prestazioni per la trasmissione solare totale;
  • delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori (per gli interventi nei condomini);
  • dichiarazione di consenso del proprietario;
  • fatture alle spese (se il pagamento non può essere eseguito con bonifico o se riguardano interventi su parti comuni di condomini);
  • ricevute dei bonifici.

È importante infine notare che, affinché i contribuenti possano beneficiare di questo vantaggio, è necessario inviare la domanda entro il 31 dicembre 2024. Questo termine è cruciale e richiede attenzione da parte dei richiedenti per assicurarsi di rispettare i tempi previsti dalla normativa.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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