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Gli appassionati di calcio penalizzati dalle nuove disposizioni sui diritti TV

lentepubblica.it • 25 Agosto 2018

calcio-disposizioni-diritti-tvHa preso il via lo scorso weekend il campionato di calcio della Serie A, con un’amara sorpresa per gli sportivi di tutta Italia: le vecchie piattaforme che garantivano la visione degli eventi sportivi non sono più sufficienti alla fruizione di tutte le partite!


Nei primi mesi dell’estate la Lega Calcio ha approvato i tre pacchetti sportivi che non possono essere trasmessi da un unico operatore televisivo.

 

In particolare, per quanto riguarda i diritti Tv per gli anni 2018 – 2021, la volontà della Lega di serie A è stata quella di prediligere un bando per prodotti e non per piattaforme: una scelta che non tiene conto, quindi, della suddivisione per squadre.

 

Alla luce delle nuove disposizioni, la piattaforma Sky si è aggiudicata il maggior numero di partite della Serie A (7 su 10), agli altri operatori sono rimaste le restanti partite.

 

Tra tali operatori ha fatto capolino una realtà nuova sul panorama italiano: DAZN, operatore che trasmette solo in streaming via internet.

 

Quello che, però, in tale assegnazione ci sembra sia stato del tutto trascurato è l’aspetto relativo alla fruizione da parte degli utenti. Mentre prima, con Sky o Mediaset Premium, con un unico abbonamento, il cittadino poteva vedere tutte le partite di calcio, oggi, vi è l’obbligo di sottoscrivere due abbonamenti, con Sky e con DAZN (mentre i clienti di Mediaset Premuim potranno accedere ai contenuti di DAZN).

 

Ma non bisogna considerare solo i costi diretti del doppio abbonamento (per vedere tutte le partite di Serie A il costo base ammonta a circa 39,80 Euro al mese, a fronte dei 29,90 dello scorso anno), ad essi vanno aggiunti i costi di una connessione ad internet veloce, per poter usufruire al meglio del servizio.

 

“Una strategia che, a nostro avviso, risulta estremamente lesiva dei diritti dei consumatori, che al posto di essere favoriti da una maggiore concorrenza sono, ancora una volta, penalizzati.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.

 

I nostri legali stanno studiando le migliori forme di tutela collettive per i cittadini, pertanto invitiamo questi ultimi a rivolgersi alla Federconsumatori per manifestare la propria adesione alle iniziative che metteremo in campo.

 

È assurdo, inoltre, che chi non può sostenere il costo dell’abbonamento sia completamente escluso dalla fruizione degli eventi sportivi della Serie A. Per questo ci uniamo alla voce dell’Usigrai e del Cdr di Rai Sport nel rivendicare un ruolo da protagonista del Servizio Pubblico in questo settore.

Fonte: Federconsumatori
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