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I chiarimenti dell’Inps sull’Assegno di Inclusione

lentepubblica.it • 15 Febbraio 2024

Chiarimenti Inps Assegno di InclusioneL’Inps ha pubblicato una circolare con alcuni chiarimenti sull’Assegno di Inclusione, indirizzata soprattutto a chi vive in situazioni di svantaggio: ecco nel dettaglio.


L’Assegno di Inclusione è una delle nuove forme di sostegno, introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, che sostituisce il Reddito di Cittadinanza.

La misura viene riconosciuta ai nuclei famigliari con Isee inferiore a 9360 euro e che abbiano almeno un componente con disabilità, minorenne, con almeno 60 anni di età o in condizioni di svantaggio.

I primi pagamenti sono stati erogati lo scorso 26 gennaio, ma l’Inps ha pubblicato una nuova circolare con alcuni chiarimenti.

Ecco quali sono.

Chiarimenti Inps Assegno di Inclusione: ecco nel dettaglio

Per alcuni soggetti che percepivano il Reddito di Cittadinanza e hanno i requisiti per l’Assegno di Inclusione, l’Inps chiarisce che la pratica è da considerarsi accettata e risolta col principio di “silenzio-assenso”.

I cittadini in situazioni di svantaggio, previste dalla legge per l’ottenimento dell’Assegno di Inclusione (come dipendenze o disturbi mentali) potranno presentare all’Inps un’autocertificazione.

L’Inps chiederà all’amministrazione di riferimento (citata nella domanda) una verifica della situazione di disagio. Se entro 60 giorni non ci sarà risposta, la domanda sarà accettata.
Come si legge nella circolare, l’Inps

“ha rilasciato un servizio pubblicato nel portale istituzionale e denominato Validazione delle certificazioni Adi, attraverso il quale l’amministrazione pubblica competente può validare la dichiarazione, indicata nella domanda Adi, relativa alle certificazioni attestanti le condizioni di svantaggio”.

Una panoramica sulle domande per l’Assegno di Inclusione

Fino ad oggi, circa una domanda su quattro, di quelle già lavorate, è stata respinta per mancanza di requisiti.
Come ipotizzato dal Governo, la platea dei riceventi dovrebbe essere di circa 700mila famiglie.

Dai primi dati diffusi dall’Inps, la misura è molto diffusa al Sud. Oltre la metà dei trattamenti di inclusione pagati a gennaio (287mila) è stato destinato a famiglie residenti in Campania e in Sicilia, ovvero 154’666.

In Campania sono state erogate 83’335 carte Adi, mentre in Sicilia sono state 71’331.
Il 78,02% degli Assegni di Inclusione è stato erogato al Sud e nelle Isole, con una percentuale che supera il Reddito di Cittadinanza che, nel novembre 2023, aveva toccato il 65,59%.

In pratica, quindi, oltre tre Assegni di Inclusione su quattro sono stati destinati al Mezzogiorno, contro uno su tre del Reddito di Cittadinanza.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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