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Il Comune non può limitare gli orari diurni delle sale giochi

lentepubblica.it • 30 Marzo 2024

comune-orari-diurni-sale-giochiA sostenerlo è il Consiglio di Stato: ci sono limiti alla potestà del Comune sugli orari diurni di apertura delle sale giochi.


Le ordinanze sindacali che regolano gli orari di chiusura diurna delle sale giochi sono state recentemente oggetto di discussione e controversie. Queste misure, pur volte a contrastare la ludopatia, spesso si sono rivelate eccessive e inadeguate rispetto agli obiettivi prefissati.

Per questo spesso c’è malcontento sulle varie regolamentazioni. Il tema degli orari di apertura e chiusura delle attività produttive è infatti sempre stato fonte di tensione tra le imprese, desiderose di mantenere una libertà organizzativa, e le autorità locali, che cercano di tutelare gli interessi pubblici.

In questo contesto, emerge la necessità di bilanciare la tutela della concorrenza con la salvaguardia di valori fondamentali, come la salute e il benessere dei cittadini. L’Unione Europea sottolinea l’importanza di un mercato regolato, in cui le istituzioni vigilano sull’equità e sull’ordine.

Tuttavia, alcune ordinanze sindacali emesse da alcuni Comuni, come nel caso di un Comune della Liguria, sono state criticate per la loro eccessiva rigidità.

Il Comune non può limitare gli orari diurni delle sale giochi

Il Consiglio di Stato ha recentemente annullato un’ordinanza che limitava drasticamente gli orari di apertura delle sale giochi, bar e tabaccherie durante il giorno, consentendo il gioco solo nelle ore serali e notturne.

Secondo i giudici amministrativi si è manifestata una disparità di trattamento creata dalle restrizioni sugli orari di apertura delle attività commerciali. In particolare, i titolari di tabaccherie sono stati penalizzati da questa decisione, mentre le sale giochi e le scommesse hanno ricevuto un trattamento favorevole.

I giudici hanno inoltre evidenziato l’illogicità delle restrizioni, poiché le sale giochi e le scommesse sono solitamente attive durante le ore notturne, mentre le tabaccherie operano principalmente durante il giorno. Limitare il gioco d’azzardo alle ore notturne potrebbe inoltre portare ulteriormente a una minore supervisione del territorio e aumentare il rischio per le fasce di popolazione più vulnerabili.

La sentenza del Consiglio di Stato ha sottolineato l’importanza della proporzionalità e della ragionevolezza nelle decisioni prese dai Comuni riguardo agli orari di apertura delle attività commerciali. Sebbene sia importante contrastare la ludopatia e proteggere la salute pubblica, le misure adottate devono anche rispettare i principi di equità e libertà d’impresa.

In altre parole, mentre è legittimo che i Comuni intervengano per regolare il settore del gioco d’azzardo al fine di proteggere i cittadini, è fondamentale che queste regolamentazioni siano equilibrate e proporzionate, evitando di favorire un tipo di attività a discapito di altre e garantendo un’efficace sorveglianza del territorio in tutte le fasce orarie.

Il testo della sentenza

Qui il documento completo.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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