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Raccolta porta a porta sospesa a Marsala: Legambiente protesta

lentepubblica.it • 6 Novembre 2020

raccolta-porta-porta-marsala-legambienteRitorna il dibattito nei Comuni tra Associazioni che spingono per ottimizzare la raccolta differenziata porta a porta e le amministrazioni che remano in direzione contraria. Il caso di Marsala.


Raccolta porta a porta sospesa a Marsala: Legambiente protesta.

In questi giorni, infatti, la nuova amministrazione del Comune di Marsala ha lasciato intendere di voler riorganizzare il servizio di raccolta differenziata della Città.

Puntando così sulle isole ecologiche e rinunciando al porta porta che invece in questi anni aveva consentito alla quinta città siciliana di raggiungere percentuali di RD superiori al 65%.

Ma Legambiente non ci sta e ha deciso di lanciare la sua protesta contro la decisione.

Raccolta differenziata porta a porta a Marsala: scontro tra Comune e Legambiente

A schierarsi contro l’amministrazione Comunale, che al posto della raccolta porta a porta ha installato un’isola ecologica in via Istria,  la presidente del circolo Legambiente di Marsala, Letizia Pipitone.

Il dissenso è stato esposto in un’apposita nota a mezzo stampa.

“L’annuncio della sospensione della raccolta differenziata “porta a porta” nei quartieri popolari della città, ci fa pensare che la nuova amministrazione non abbia ben chiaro che il tempo delle accuse reciproche è definitivamente cessato e bisogna mettersi al lavoro.

Noi ci aspettiamo innanzitutto che non si buttino alle ortiche i buoni risultati ottenuti dall’amministrazione precedente soprattutto in materia di rifiuti. Non c’è dubbio che il sistema di raccolta può e deve essere migliorato. Questo anche con il conferimento dei rifiuti solidi urbani rigorosamente differenziati presso le c.d. isole ecologiche.

Ma è un grave errore far passare il messaggio che le isole ecologiche possano sostituire la raccolta differenziata porta a porta. Le isole ecologiche infatti debbono agevolare la differenziata, non sospenderla o peggio farla cessare.”

L’Associazione chiude la nota invitando l’amministrazione a proseguire nell’attività sanzionatoria di quei cittadini che non hanno ritirato i mastelli, non pagano la relativa tassa e abbandonano i rifiuti per strada, in campagna, nella riserva dello Stagnone e nei quartieri popolari.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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