Permessi di lavoro retribuiti per dipendenti pubblici e privati: casistiche, requisiti, durata, garanzia contributiva e modalità di richiesta al datore di lavoro.
I permessi di lavoro retribuiti equivalgono a periodi di tempo in cui il dipendente, sia nel pubblico sia nel privato, può assentarsi dal posto conservando la normale retribuzione secondo quanto stabilito dalla legge o dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL). Vediamo quando è possibile usufruirne e con quali requisiti.
I lavoratori dipendenti, pubblici e privati, godono di un permesso retribuito di tre giorni l’anno in caso di decesso o grave infermità documentata del coniuge (anche legalmente separato) o di un parente entro il secondo grado, anche se non convivente. Per usufruirne è necessario:
Per il primo anno di vita del figlio (fino a tre anni in caso di handicap grave del bambino), la madre lavoratrice (anche in caso di adozione o affidamento) ha diritto a due riposi quotidiani per allattamento della durata di un’ora ciascuno (raddoppiati in caso di parto plurimo) fruibili anche consecutivamente (nel caso di giornata lavorativa di durata inferiore a sei ore, si ha diritto a un solo riposo giornaliero di un’ora) e conteggiati interamente con accredito dei contributi figurativi. Il permesso spetta al padre se:
In caso di presenza nel nucleo familiare di un disabile grave, il lavoratore (genitore, coniuge, parente o affine entro il secondo grado ossia nonni, nipoti, fratelli e cognati) può assentarsi dal lavoro per 3 giorni o 18 ore al mese non cumulabili.
Il permesso retribuito – cumulabile in caso di più familiari affetti da grave disabilità – non influisce su pensione, anzianità di servizio, ferie né tredicesima e:
I lavoratori dipendenti che donano il sangue hanno diritto all’astensione dal lavoro conservando la propria retribuzione e l’accredito figurativo dei contributi previdenziali per l’intera giornata e per le successive 24 ore, come in caso di donazione di midollo osseo (il costo viene sostenuto dal datore di lavoro che può chiedere un rimborso INPS). Il lavoratore deve:
Se il lavoratore dipendente, sia pubblico sia privato, detiene cariche pubbliche elettive, gode del diritto di assentarsi per prendere parte alle sedute dell’organismo che rappresenta (consiglio comunale, provinciale, comunità montane, unioni di comuni ecc.) e dei consigli circoscrizionali (solo per i Comuni con popolazione maggiore a 500mila abitanti). Il permesso:
Ad esclusione di casi sporadici per pochissimi CCNL, al lavoratore dipendente sono concessi otto giorni l’anno non cumulabili di permesso retribuito, per affrontare esami e concorsi validi solo per il giorno in cui si tiene l’evento, a patto che questi ne faccia comunicazione al datore di lavoro producendo anche una certificazione rilasciata dalla commissione esaminatrice in cui si attesti l’effettiva partecipazione alla sessione. Il permesso non riduce le ferie né l’anzianità del servizio ma esclude i compensi per il lavoro straordinario e quelli riconducibili all’effettiva prestazione, quali indennità di turno e reperibilità.
I lavoratori studenti, iscritti a regolari corsi di studio presso scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione o formazione professionale, sia statali sia parificate, riconosciute legalmente o abilitate al rilascio di titoli validi legalmente, possono beneficiare dei permessi studio utilizzabili solo per la frequenza dei corsi secondo queste regole:
In caso di nozze il lavoratore ha diritto a 15 giorni (incluso quello della cerimonia) consecutivi di permessi retribuiti: