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Superbonus: cosa succede con l’approvazione del decreto alla Camera

lentepubblica.it • 5 Aprile 2023

Approvazione Camera decreto SuperbonusDopo l’approvazione dell’ultimo decreto alla Camera, sono state introdotte altre modifiche al Superbonus: ecco quali sono.


Approvazione Camera decreto Superbonus: la Camera ha approvato il decreto legge sul Superbonus con 172 voti favorevoli, 114 voti contrari e un’astensione.

Il provvedimento passerà, poi, in Senato per una seconda lettura.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta il decreto del Superbonus.

Approvazione Camera decreto Superbonus: ecco i dettagli

Vediamo quali sono tutte le misure e novità del nuovo decreto sul Superbonus.

Stop sconto in fattura e cessione del credito

Il decreto vieta la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito, riguardanti le spese sostenute per i nuovi interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, superbonus e facciate.

I cittadini potranno ancora usufruire della detrazione fiscale.
Le cessioni relative alle spese del 2022 sono salve, ma occorrerà pagare una sanzione di 250 euro, dal primo aprile.

Nel decreto sono state previste anche delle deroghe. Come per i lavori per i quali sia già stata presentata la Cila o, nel caso dei condomini, sia stata anche adottata la delibera assemblare.

Approvazione Camera decreto SuperbonusProroghe

Nel decreto sono presenti diverse proroghe:

  • Villette e case unifamiliari: proroga al 30 settembre 2023 per il 110%, nel caso in cui sia stato eseguito il 30% delle opere, entro il 30 settembre 2022;
  • Edilizia libera: per i lavori che non richiedono permessi o altri titoli abilitativi, si potrà continuare ad usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per interventi per i quali non siano stati versati acconti (al 17 febbraio 2023) . Ma occorrerà un’autocertificazione da parte del cedente del credito e del cessionario, che attesti la data dei lavori;
  • Barriere architettoniche: deroga dallo stop allo sconto in fattura e cessione del credito per le spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Aree sismiche: nelle aree classificate a rischio sismico alto o medio, compresi in piani di recupero edilizio o di riqualificazione urbana, si potrà continuare a usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura, per i lavori approvati dai consigli comunali prima del 17 febbraio 2023 e che concorrano al risparmio energetico e all’adeguamento antisismico dei fabbricati;
  • Territori alluvionati delle Marche: potranno continuare a usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura gli interventi effettuati su immobili situati nelle Marche danneggiati dalle alluvioni del 2022 e per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • Edilizia popolare e onlus: resta la possibilità della cessione del credito o dello sconto in fattura anche per i lavori edilizi (diversi dal superbonus) effettuati su stabili di edilizia popolare e su quelli di Onlus e cooperative, solo se i componenti dei consigli di amministrazione non hanno percepito compensi o indennità di carica;

Detrazioni Superbonus in 10 anni

È in arrivo la possibilità di spalmare in 10 anni il credito fiscale corrispondente, invece di quattro o cinque anni.
La misura sarà possibile per i privati che hanno usufruito del Superbonus, senza cessione del credito o sconto in fattura.

La norma è stata introdotta per consentire di usufruire a pieno dell’agevolazione fiscale ai cittadini con redditi bassi.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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