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Virus Dengue, la situazione in Italia nei primi mesi del 2024

lentepubblica.it • 12 Aprile 2024

virus-dengue-italia-2024I dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità forniscono una panoramica aggiornata sulla diffusione del virus Dengue in Italia: ecco i dettagli.


Il virus Dengue (DENV) è un microrganismo appartenente alla famiglia Flaviviridae, genere Orthoflavivirus. Questo virus viene trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare le specie Aedes aegypti e Aedes albopictus, conosciuta comunemente come zanzara tigre.

Esistono quattro sierotipi distinti di virus Dengue, e è possibile contrarre l’infezione più volte con sierotipi diversi. Le reinfezioni con sierotipi diversi aumentano il rischio di sviluppare una forma grave della malattia, che può avere esiti potenzialmente fatali.

La Dengue è una malattia febbrile causata da questo virus. Può presentarsi con sintomi che vanno da una febbre moderata, detta febbre da Dengue, a forme più gravi che possono portare a complicazioni e persino alla morte. Tra i sintomi comuni ci sono febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee e altri segni influenzali.

La Dengue è una delle malattie trasmesse da zanzare più diffuse al mondo, con milioni di casi segnalati ogni anno in molte parti del globo. È particolarmente comune nelle regioni tropicali e subtropicali, dove le zanzare che trasmettono il virus sono presenti in abbondanza.

Virus Dengue, la situazione in Italia nei primi mesi del 2024

L’Italia ha registrato 117 casi confermati di Dengue nel periodo dal 1 gennaio all’8 aprile 2024, secondo il sistema di sorveglianza nazionale delle arbovirosi curato dall’Istituto superiore di sanità (ISS). Tutti i casi sono stati associati a viaggi all’estero, indicando che al momento non ci sono casi autoctoni nel Paese. Il primo bollettino dell’ISS per questa stagione evidenzia che l’età mediana dei soggetti infettati dal virus trasmesso dalle zanzare è di 42 anni, equamente distribuiti tra uomini e donne.

La maggior parte dei 117 casi si concentra in tre regioni: Veneto (24), Lazio (23) e Lombardia (21). Analizzando la cartina che indica il luogo probabile di esposizione dei casi di Dengue importati, emerge che la maggior parte di essi proviene dal Brasile, con 32 contagi. In Brasile, l’epidemia di Dengue sta raggiungendo livelli record da mesi.

La fascia d’età più colpita è quella compresa tra i 30 e i 39 anni, con un’incidenza di oltre 4 casi per milione di abitanti. Seguono i gruppi di età dei 20-29enni, 40-49enni, 50-59enni e bambini sotto i 9 anni, con incidenze decrescenti.

Oltre ai casi di Dengue, dall’inizio dell’anno sono stati confermati anche 1 caso di Zika Virus, 3 casi di Chikungunya e 1 caso di infezione neuro-invasiva da TBE. Tutti i casi di queste malattie sono associati a viaggi all’estero, ad eccezione del caso di TBE, che è stato autoctono. Non si sono registrati decessi legati a nessuna di queste malattie.

Per quanto riguarda la sorveglianza delle arbovirosi, l’ISS ha reso noto che, per garantire la privacy dei pazienti, i dettagli sono forniti solo per i casi di Dengue, poiché per le altre malattie sotto sorveglianza il numero dei casi osservati è inferiore o uguale a 5.

Vigilanza e misure preventive

In risposta alla diffusione di malattie come la Dengue, le autorità italiane hanno intensificato la vigilanza nei porti e negli aeroporti. È fondamentale aumentare la consapevolezza generale del rischio rappresentato da queste malattie, soprattutto per coloro che viaggiano in zone a rischio.

Le misure preventive contro la trasmissione delle arbovirosi includono la riduzione dell’esposizione ai vettori durante il periodo favorevole alla trasmissione. È consigliabile utilizzare repellenti, indossare indumenti a maniche lunghe e pantaloni lunghi quando si è all’aperto, installare zanzariere alle finestre e svuotare regolarmente contenitori con acqua stagnante.

In Italia, la sorveglianza per il virus Dengue è attiva tutto l’anno e prevede anche la sorveglianza dei casi contratti in paesi endemici o epidemici per questa malattia. Le misure di contrasto sono definite nel Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi, pubblicato dal Ministero della Salute.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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