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Dichiarazione precompilata: ultimi giorni decisivi

lentepubblica.it • 9 Marzo 2015

Giorni decisivi per chiudere la partita della nuova copertura assicurativa dei Caf e dei professionisti abilitati a dare il “bollino” di conformità ai modelli 730 prima di trasmetterli.

Si apre una settimana decisiva per chiudere la partita della nuova copertura assicurativa dei Caf e dei professionisti abilitati a dare il “bollino” di conformità ai modelli 730, prima di trasmetterli. Una questione spinosa che, se non risolta, potrebbe mettere a rischio l’intera operazione della dichiarazione dei redditi precompilata, al debutto il 15 aprile per 20 milioni di pensionati e lavoratori dipendenti. Mercoledì ci sarà infatti una riunione del tavolo tecnico a cui partecipano l’agenzia delle Entrate, l’Ivass, l’Ania, la consulta dei Caf e i rappresentanti dei professionisti, per cercare di risolvere le criticità aperte sul fronte assicurativo. Il problema nasce dagli obblighi arrivati con il decreto legislativo 175/2014 sulle semplificazioni fiscali. Quello che ha introdotto, appunto, il «730» precompilato.

I centri di assistenza fiscale, i commercialisti ed esperti contabili, i consulenti del lavoro egli altri intermediari che possono mettere il «visto» sui modelli 730 – sia quelli precompilati scaricati dal sito delle Entrate e modificati in qualche punto, sia quelli presentati in via ordinaria (cioè come negli anni scorsi) – per poter assistere i contribuenti e trasmettere i prospetti, devono aggiornare la propria polizza, con due modifiche rilevanti: o innalzare a tremilioni di euro la soglia minima del massimale dell’assicurazione della responsabilità civile che copre i rischi dell’assistenza fiscale, prima di due miliardi di lire (1,03 milioni di euro); • estendere la garanzia, nel caso di visto «infedele» apposto su un modello no, al pagamento di una somma equivalente alle imposte, agli interessi e alle sanzioni che sarebbero stati chiesti al contribuente in seguito a controlli sulla dichiarazione, a meno che l’errore non sia dovuto a dolo o colpa grave del contribuente. Sul primo punto non ci sono grosse difficoltà il massimale si può alzare e le assicurazioni non hanno problemi a farlo. Ovviamente, aumenta il costo del premio da versare. La vera nota dolente è il secondo punto: ovvero il fatto che l’assicurazione debba coprire anche le imposte eventualmente non versate dal contribuente.

Le compagnie assicurative, infatti, sono restie a estendere con facilità le polizze esistenti con i Caf e con i professionisti, coprendo anche quest o rischio. Un rischio difficile da stimare, perché non c’è un parametro per calcolare a quanto potrebbe ammontare la spesa, né la “sinistro-site degli anni passati. Così, nelle scorse settimane i Caf e i professionisti hanno richiesto alcuni preventivi alle compagnie, ma senza arrivare, nella gran parte dei casi, a firmare un nuovo contratto. Senza la polizza aggiornata, però, l’intermediario può trasmettere i modelli «no». Il tavolo tecnico di mercoledì dovrebbe servire a individuare una via d’uscita, per approdare senza intoppi alla campagna fiscale 2015.

 

 

 

FONTE: Confcommercio

 

 

uffici comunali, oneri

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