Al termine dell’incontro con il ministro per l’Economia, Giovanni Tria, e con i viceministri Laura Castelli e Massimo Garavaglia, la delegazione di sindaci dell’Anci, guidata dal presidente Antonio Decaro e composta dai vicepresidenti Roberto Pella e Filippo Nogarin e dal sindaco di Novara, Alessandro Canelli, esprime preoccupazione relativamente ai contenuti della legge di bilancio e in particolare alle istanze dei Comuni.
I sindaci hanno presentato alcune richieste riguardanti soprattutto risorse dovute, che tuttavia non sono presenti nella legge di bilancio. Queste sono le principali:
“Ringraziamo il ministro della disponibilità a incontrarci molto celermente – commenta al termine dell’incontro il presidente dell’Anci Decaro – ma non vediamo garanzie su risorse che ci spettano. Si tratta, e lo abbiamo ribadito, di risorse dei Comuni, che lo Stato ci deve, per le quali non dovremmo trattare. E oltretutto, come abbiamo spiegato alla delegazione di governo, privarci di fondi ampiamente previsti perché dovuti, significherebbe esporre le amministrazioni comunali a gravi squilibri di bilancio. Voglio ricordare a tutti che i Comuni, con i loro bilanci, in primo luogo erogano servizi essenziali per i cittadini: devono cioè assicurare la manutenzione di scuole e strade e garantire livelli di welfare adeguati. E ricordo ancora che i Comuni hanno subito, negli anni, una riduzione di risorse sproporzionata. Senza le somme che chiediamo dovremmo fare i bilanci con un nuovo taglio. Una situazione che non sarebbe sopportabile”.
Un’apertura è stata registrata rispetto alla percentuale di perequazione (che, in attesa della ulteriore revisione dei parametri, dovrebbe restare al 45%) e alla progressione dell’accantonamento al fondo crediti dubbia esigibilità (75%).