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Società Partecipate: entro 31 Marzo va predisposta la razionalizzazione

lentepubblica.it • 19 Marzo 2015

razionalizzazione societa partecipateEntro il 31 marzo 2015 i Comuni devono predisporre il Piano di razionalizzazione delle società partecipate, con l’obiettivo di ridurne costi e numero. Una prima attuazione di quello che il Commissario Cottarelli ha previsto nell’omonimo Piano che ha scaldato tanto l’estate 2014, trasposto in parte nella legge di stabilità 2015 (art. 1, commi da 609 a 616, legge 190 del 23 dicembre 2014).

 

Una scadenza molto vicina che al momento non è stata oggetto di nessuna proroga. Quindi entro la fine di questo mese i Comuni devono cercare di dimostrare che si stanno attrezzando per adempiere a quello che la legge impone.

 

L’art. 1 comma 611 della legge di stabilità per l’anno 2015 contiene la disciplina del “Piano di razionalizzazione delle società partecipate locali” . L’evoluzione del testo di questa disposizione nel suo iter di approvazione da parte del Parlamento è stata movimentata.

 

La norma fa salve le disposizioni contenute nell’art. 3 comma 27 e ss. della legge finanziaria per il 2008 i cui termini sono stati riaperti dall’art. 1 comma 569 delle legge 27/12/2013 n. 147 (legge di stabilita per il 2014) e che ha introdotto un meccanismo di diritto di recesso ex lege per consentire l’exit degli enti locali dalle società di capitali per le quali non ricorrono più le condizioni di detenibilità della relativa partecipazione da parte degli enti locali.

 

Le regioni, le provincie, i comuni, le camere di commercio, le università e gli istituti di istruzione universitaria pubblici e le autorità portuali a decorrere dal 1/01/2015 avviano un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni azionarie direttamente o indirettamente possedute.

 

Fonte: ASFEL - Associazione Servizi Finanziari Enti Locali
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