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Verifica dei residui attivi negli enti locali: alcuni chiarimenti

lentepubblica.it • 8 Febbraio 2024

responsabilita-contabile-amministratori-in-houseLa Corte dei Conti, sez. reg. di contr. per l’Abruzzo, attraverso la delib. n. 26/2024 del 29 gennaio, ha ribadito l’importanza di una scrupolosa verifica delle voci classificate nei residui attivi da parte degli enti locali.


Questo processo, mirato a garantire la certezza nella riscossione, si rivela cruciale per preservare gli equilibri di bilancio e l’integrità del rendiconto dell’Ente.

Al fine di conferire trasparenza ed affidabilità ai bilanci, il legislatore impone alle amministrazioni comunali di effettuare, al termine di ogni esercizio, un’operazione di riaccertamento. Questa pratica è finalizzata a verificare lo stato delle posizioni creditorie, assicurando che solo le voci per le quali si possa prevedere una riscossione con un grado di certezza ragionevole vengano inserite nel bilancio.

L’importanza della verifica dei residui attivi negli enti locali

Il mantenimento di residui inesigibili nel bilancio incide negativamente sull’attendibilità del risultato contabile di amministrazione e sull’avanzo di amministrazione, come previsto dall’art. 187 del TUEL. Pertanto, diventa imperativo attivare tempestivamente procedure di ricognizione e verifica per le posizioni creditorie di dubbia sussistenza, risalenti nel tempo, al fine di assicurare gli equilibri nella gestione finanziaria.

La Corte dei Conti sottolinea che un’impropria gestione dei residui attivi potrebbe compromettere non solo l’efficienza amministrativa ma anche l’affidabilità del bilancio, con possibili riflessi negativi sul risultato complessivo dell’amministrazione locale. La diligenza amministrativa, pertanto, si configura come elemento fondamentale per garantire una corretta gestione delle risorse finanziarie e mantenere l’integrità del sistema contabile delle amministrazioni pubbliche.

L’infografica del Dott. Enzo Cuzzola

Qui di seguito trovate l’infografica che riassume in “pillole” la sentenza appena analizzata, a cura del Dott. Enzo Cuzzola, esperto in fiscalità degli enti pubblici, consulente e revisore di enti locali.

Fonte: articolo della redazione, infografica a cura del dott. Enzo Cuzzola
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