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Città metropolitane. Gli interventi del convegno di Firenze

lentepubblica.it • 7 Aprile 2014
Nicotra: “Una grande sfida perché pone al centro il ruolo dei comuni e degli amministratori comunali”, Cosimi: “I territori irrompono nella politica italiana”, Orsoni: “Il Comune è il soggetto a cui si affidano le funzioni amministrative”
Proprio all’indomani dell’approvazione da parte della Camera della riforma Delrio, si è svolto a Firenze un primo convegno, organizzato da Anci Toscana, che ha così promosso l’avvio dell’istituzione della Città metropolitana di Firenze. All’iniziativa, punto di partenza per una più ampia analisi promossa da Anci Toscana sulle conseguenze della riforma Delrio, hanno preso parte un’ottantina di persone, tra cui alcuni esponenti dell’Associazione nazionale dei comuni.
“Questa iniziativa cade in una giornata particolare – commenta il segretario generale Anci Veronica Nicotra – dopo l’approvazione ieri da parte della Camera del ddl Delrio”. Nicotra ha ricordato come negli anni Anci abbia contribuito all’elaborazione di proposte in tema di riordino istituzionale: “Oggi siamo lieti di vedere portato a compimento un riassetto profondo e complessivo delle istituzioni territoriali a livello locale, che rappresenta per Anci una grande sfida perché  pone al centro il ruolo dei comuni e degli amministratori comunali”.
Nicotra ha poi sottolineato come Anci abbia ormai da tempo un gruppo di lavoro dedicato alle Cittá metropolitane, che si sta occupando ad esempio di predisporre un modello tipo di Statuto metropolitano. Infine il segretario generale Anci si è soffermata sugli altri altri aspetti contenuti nella riforma Delrio, con riferimento in particolare alla possibilità introdotta nel provvedimento di un terzo mandato nei comuni fino a 3000 abitanti: “Si tratta di una importante novità, che in una fase come quella attuale – afferma Nicotra – può aiutare a garantire continuità nell’azione amministrativa e nella realizzazione di programmi. Proprio per questo secondo Anci sarebbe stato opportuno estenderla a tutti comuni sotto i 5000 abitanti”.
Alla tavola rotonda del convegno ha preso parte anche il presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi: “Questo convegno cade in un momento tale da consentirci di riflettere, costruire e fornire strumenti di discussione soprattutto agli amministratori, in una modalità che ci sembra l’unica possibile,  cioè superare la fase delle polemiche per andare verso una realizzazione  razionale attraverso non solo l’applicazione della legge ma anche una riflessione sullo spirito e sulle modalità.  Assistiamo ad una irruzione dei territori nella politica italiana. Si tratta di una norma, ancorché perfettibile, innovativa, che costringe la politica a fare una analisi dei ruoli per davvero. Occorre andare verso il superamento di un ruolo statico dei comuni, certamente è per tutti una grande sfida”.  La Città metropolitana, aggiunge Cosimi, “rappresenta una modalità  innovativa di relazione tra territori e governo con cui ha un rapporto diretto, sta nella dialettica della relazione  con i fondi europei, ha un valore europeo. Si riorganizzano i servizi sulla sua dimensione, offre modalità diverse di strutturazione delle reti tra enti locali, una maggiore dinamicitá”.
Nel corso della tavola rotonda ha preso la parola anche il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, coordinatore dei sindaci delle Cittá metropolitane di Anci: “Dalla conflittualità al coordinamento tra livelli di Governo, in forme diverse in virtù del riconoscimento delle differenze tra i territori: questa è la vera innovazione di questa riforma”, afferma Orsoni. “Questo rapporto va impostato in termini di collaborazione e coordinamento, ed è proprio da qui che scaturisce la Cittá metropolitana, ovvero semplificazione dei livelli e il riconoscimento che il livello base è quello comunale: il comune è il soggetto a cui si affidano le funzioni amministrative”. Il sindaco di Venezia si è soffermato infine sulla figura del sindaco metropolitano che, ha precisato, “non avrà funzioni di governo di un territorio più ampio, funzioni che restano ai comuni: le strutture della Cittá metropolitana serviranno proprio da coordinamento in un’ottica nuova di diverso modello di gestione delle funzioni pubbliche”.
Alla mattinata, moderata dal giornalista del Corriere Fiorentino Marzio Fatucchi, hanno preso parte anche Sara Biagiotti, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Firenze; Vittorio Bugli assessore regionale agli Enti locali; Roberto Cenni, sindaco di Prato; Luciano Vandelli docente dell’Università di Bologna e coordinatore Gruppo tecnico Anci; Patrizia Lattarulo, dirigente Irpet; Gian Franco Cartei, ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Firenze.
FONTE: Anci
metropolitana 2
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