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Analisi del Dna dei cani per punire i padroni che non raccolgono le deiezioni

lentepubblica.it • 3 Febbraio 2024

Dna cani per punire i padroni che non raccolgono le deiezioniNel comune di Carmagnola, si fanno le analisi del Dna sui cani, per risalire ai padroni che non raccolgono le deiezioni: arrivano le prime multe.


I padroni di cani sanno che è loro obbligo raccogliere le deiezioni dei propri amici a quattro zampe, sia per il decoro urbano e sia per non rischiare una violazione legale.

Ma sono ancora troppi i padroni che non rispettano i loro doveri. Perciò, il comune di Carmagnola ha ideato un modo per trovare e punire i colpevoli.

Ecco cosa succede.

Dna cani per punire i padroni che non raccolgono le deiezioni: la trovata del comune di Carmagnola

Nel comune di Carmagnola, in provincia di Torino, sono arrivate le prime quindici multe per i padroni che non hanno raccolto le deiezioni dei loro cani.
Le multe ammontano a 250 euro: 100 euro per il verbale e 150 euro per l’esame del Dna canino all’istituto zooprofilattico.

La nuova misura comunale consiste nell’esaminare il Dna degli animali per risalire ai loro detentori. Ogni padrone di cane, infatti, ha dovuto eseguire, entro il 2022, un tampone salivare del proprio animale. L’identificazione genetica dei cani è stata introdotta dal 2018.

I dati sono stati inseriti nella banca dati dell’Anagrafe canina, per poter trovare i colpevoli in caso di eventuali violazioni.

Come  detto dall’assessore Massimiliano Pampaloni, promotore dell’iniziativa:

“Il Comune di Carmagnola ha trasformato in realtà un progetto ambizioso sconfiggendo gli scettici e arrivando, dopo anni di lavoro, al risultato di sanzionare i maleducati. Possiamo affermare che, dopo un periodo dedicato alla prevenzione, stiamo ora passando alla fase di repressione del problema attraverso l’applicazione di sanzioni effettive. Non solo ai responsabili della mancata raccolta delle deiezioni, ma anche a coloro che non hanno provveduto a depositare il campione di saliva del proprio animale”.

Come si legge nel regolamento comunale, la misura è stata presa per prevenire la zoonosi, ovvero la diffusione di malattie o infezioni da animale a uomo. Si tratta di uno strumento di lotta alle problematiche igienico-sanitarie.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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