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Parte l’ANNCSU, Archivio Nazionale dei Numeri Civici delle Strade Urbane

Chiarelli Simone • 22 Gennaio 2024

anncsu-archivio--numeri-civiciVia libera all’ANNCSU, Archivio Nazionale dei Numeri Civici delle Strade Urbane: ecco tutte le novità e un video di approfondimento curato dal Dottor Simone Chiarelli.


Grazie al nuovo database, cittadini, imprese e Amministrazioni dispongono di un riferimento unico per tutto il territorio nazionale in materia di numerazione civica e toponomastica comunale.

L’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane dei Comuni italiani, o più semplicemente l’Anncsu, nasce dalla collaborazione tra Agenzia delle entrate e Istituto nazionale di statistica (Istat), in accordo con l’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci).

Via libera all’ANNCSU, Archivio Nazionale dei Numeri Civici delle Strade Urbane

In Italia, è pertanto ora attivo questo archivio interattivo che trasforma la consultazione degli indirizzi in un’esperienza inequivocabile per cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche.

La legge n. 221/2012 ha sottolineato l’importanza di questo archivio come strumento fondamentale per l’attuazione del censimento annuale della popolazione e delle abitazioni, passaggio reso possibile dal Dpcm del 12 maggio 2016 che ha istituito ufficialmente l’Anncsu.

Una tappa cruciale è stata il provvedimento del 10 maggio 2022, sottoscritto da Agenzia delle Entrate e Istat, che ha approvato le specifiche tecniche e le modalità di accesso alla procedura tramite il “Portale per i Comuni”. Questo portale è accessibile a tutti e consente a cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche di avere un riferimento unico per tutto il territorio nazionale.

L’archivio contiene l’elenco delle strade e dei numeri civici inseriti dalle amministrazioni locali. Attraverso il sito, gli utenti possono verificare gli indirizzi desiderati in modo univoco e visualizzarne la posizione su una mappa, con dati aggiornati e certificati dai Comuni partecipanti.

Grande adesione a livello territoriale

Attualmente, più di 7.500 Comuni italiani, oltre il 95% del totale, hanno completato l’inserimento degli indirizzi del loro territorio e utilizzeranno esclusivamente l’Anncsu per le proprie attività. Un record è stato stabilito dalla provincia di Catania, la prima in Italia a concludere gli stradari per tutte le aree comunali.

Per garantire il buon funzionamento e l’affidabilità dell’archivio, sono stati definiti ruoli precisi. Gli enti locali si concentrano sulla raccolta degli indirizzi, mentre l’Agenzia delle Entrate e l’Istat gestiscono i contenuti del portale, definiscono i criteri di aggiornamento e forniscono servizi correlati. L’Agenzia delle Entrate, in particolare, si occupa della gestione informatica dell’archivio, dello sviluppo e dell’accessibilità dei servizi, collaborando anche con i Comuni per allineare costantemente gli indirizzi delle unità immobiliari urbane nel sistema informativo catastale.

Dall’altra parte, l’Istituto Nazionale di Statistica ha il compito di definire, in base al Regolamento Anagrafico (Dpr n. 223/1989), le regole cui devono attenersi le amministrazioni locali.

Il video di approfondimento

Per un approfondimento su questa importante novità, Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali, ha messo a disposizione un video di un recente webinar sull’argomento.

Potete visualizzare il video completo nel player qui di seguito.

Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli
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Alessandro Androsoni
Alessandro Androsoni
22 Gennaio 2024 18:34

Come pensano di fare con i civici ROSSI dei locali commerciali di Firenze