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Chi sono i beneficiari del Bonus 3mila euro per il caro-energia

lentepubblica.it • 15 Novembre 2022

beneficiari bonus 3mila euroCol Decreto Aiuti Quater, è stato alzato il tetto del Bonus 3mila euro, il fringe benefit per combattere il caro-energia: ecco chi sono i beneficiari.


Beneficiari Bonus 3mila euro: per contrastare il caro-energia e il prezzo delle bollette alle stelle, il governo Meloni ha inserito diverse misure, pensate per cittadini e imprese, all’interno del Decreto Aiuti Quater.

Tra questi, troviamo il Bonus 3mila euro, un fringe benefit che i datori di lavoro possono erogare ai propri dipendenti, per pagare le bollette.

Vediamo chi può beneficiarne.

Beneficiari Bonus 3mila euro: ecco chi lo potrà ricevere ed erogare

Col Decreto Aiuti Quater, è stata alzata la soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit, passando da 600 euro a 3mila euro. La misura è stata pensata per aiutare le famiglie alle prese con l’inflazione e il caro-bollette.

Il nuovo tetto sarà valido solo per il 2022 (quindi valido fino al 31 dicembre) e servirà ai dipendenti per pagare le utenze domestiche, soggette a forti aumenti negli ultimi mesi.
Il Bonus potrà essere erogato esclusivamente dalle aziende che operano nel settore privato ai loro dipendenti. La misura, quindi, esclude i lavoratori del settore pubblico.

Poiché il contributo è riconducibile al solo pagamento delle bollette, non viene considerato come reddito imponibile. Perciò, c’è l’azzeramento delle imposte, valido anche per le aziende, che potranno dedurlo dal proprio reddito.

Come funziona il Bonus 3mila euro

Il contributo potrà essere utilizzato per pagare le utenze degli immobili ad uso abitativo del dipendente, del coniuge o dei suoi familiari, che ne sostengono le spese, anche senza che vi abbiano stabilito la residenza o il domicilio.

Rientrano nell’agevolazione anche le spese delle bollette per uso domestico condominiali, per coprire la quota che spetta ad ogni singolo condomino.

Per ottenere il Bonus, non sarà necessaria una domanda specifica, ma dipenderà dall’azienda, che deciderà se offrirlo ai suoi dipendenti liberamente.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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