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Il Natale al tempo del Covid-19: a cosa sta pensando il Governo?

lentepubblica.it • 24 Novembre 2020

natale-covid-19-governoIl 3 dicembre scadrà l’ultimo Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm) e saranno fissate le nuove disposizioni anti-virus valide anche per il periodo delle feste. Gli scenari.


Quali sono le ipotesi messe in campo dal Governo per entrare nel Natale più strano e insolito della Storia, in piena pandemia da Covid-19?

Ecco alcuni probabili scenari cui sta pensando l’esecutivo.

I governatori puntano ad un graduale allentamento delle misure proprio in vista del Natale: ma va valutata attentamente la situazione epidemiologica.

Gli scenari del Governo per il Natale al tempo del Covid-19

In primo luogo, lo spostamento tra regioni per Natale, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a Che tempo che fa:

“per il modello che utilizziamo, può avvenire solo se tutte le regioni andassero in zona gialla ma in questo momento dobbiamo evitare tutti gli spostamenti che non sono necessari. Dobbiamo panificare le vacanze con prudenza“.

Anche il Presidente del Consiglio, nei giorni passati, aveva dichiarato:

«Dobbiamo prepararci ad un Natale più sobrio; veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili. Sullo spostamento tra regioni a Natale, ci stiamo lavorando ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse. Tuttavia, il periodo natalizio richiede misure ad hoc. Si rischia altrimenti di ripetere il ferragosto e non ce lo possiamo permettere: consentire tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile». 

Qui l’intervento di Conte alla trasmissione Otto e Mezzo di La7:

Nel frattempo le ipotesi sono diverse.

Il “Dpcm Ponte”

Una delle ipotesi sul tavolo è quella di un ‘Dpcm ponte’ per il periodo natalizio che:

  • sospenda l’automatismo delle fasce
  • allenti il coprifuoco nazionale
  • consenta l’apertura serale di bar e ristoranti e lo spostamento anche tra le regioni ‘rosse’ e ‘arancioni’ per raggiungere i parenti più stretti
  • allunghi l’orario dei negozi
  • preveda un nuovo protocollo per le messe e le cerimonie religiose
  • e indichi i divieti per la notte di capodanno, compreso lo stop a qualsiasi assembramento nelle piazze.

Le altre ipotesi sul tavolo

Oppure, in alternativa, intervenire solo con alcune misure che andrebbero a limitare in parte le attuali restrizioni, mantenendo lo schema dell’attuale DPCM.

Tra queste misure più soft si parla soprattutto di operare delle piccole deroghe alle regole attuali valide per i ristoranti ma con il divieto assoluto di organizzare feste o affittare locali per eventi privati.

Si superebbe, a limite, il limite di 4 persone allo stesso tavolo, portando il numero massimo di commensali a sei. Il tetto di sei persone al tavolo sembra essere la strada prescelta dal governo anche per quanto riguarda le cene o i cenoni di famiglia in casa.

Si parla infine della possibilità che il coprifuoco venga “allungato” fino alle 23 o alle 24 e per la notte di NataleCapodanno addirittura fino all’1 di notte.

Sono, ovviamente solo delle ipotesi.

Si attende infatti maggiore chiarezza nei prossimi giorni e con il sicuro nuovo intervento del Governo allo scadere dell’attuale DPCM.

La posizione degli esperti

Comunque sia, l’invito degli esperti del mondo scientifico è concorde: massima cautela o si rischia di vanificare i sacrifici fatti nelle ultime settimane. L’obiettivo – come sottolineato dallo stesso primario di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli – è quello di non commettere gli stessi errori fatti in estate.

Cosa si auspica l’OMS

Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa, durante un incontro in cui ha aggiornato sulla situazione di Covid-19 nel Vecchio continente, ha esposto i propositi per il prossimo Natale.

“Ci auspichiamo brevi e sicuri festeggiamenti. Come nel Ramadan: […] le comunità hanno trovato modo di non assembrarsi, incluso preghiere virtuali o cibo portato a casa per celebrazioni a distanza.”

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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