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Bilancio di previsione 2024, le istruzioni per il contenimento delle spese

lentepubblica.it • 8 Novembre 2023

bilancio-previsione-2024-contenimento-speseAll’interno della Circolare 29/2023 della Ragioneria Generale dello Stato sono presenti le istruzioni per il contenimento delle spese nella predisposizione del bilancio di previsione per l’esercizio 2024.


Il documento contiene le linee guida essenziali per la preparazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2024 da parte degli enti e degli organismi pubblici soggetti alla vigilanza delle Amministrazioni competenti. In questo documento, verranno delineate le principali direttive da seguire, così come le indicazioni specifiche per garantire una gestione efficiente delle risorse pubbliche e il controllo delle spese.

Si sottolinea che, nonostante non emergano significative variazioni rispetto all’anno precedente, è fondamentale attenersi alle disposizioni vigenti, con particolare attenzione a eventuali modifiche derivanti dalla legge di bilancio 2024.

Elaborazione del bilancio di previsione 2024

Il bilancio di previsione per il 2024 deve essere elaborato in conformità al quadro normativo attuale. Si ribadisce la necessità che tali enti e organismi adottino comportamenti volti a garantire una gestione efficiente delle risorse pubbliche e il controllo delle spese, con particolare attenzione al rispetto delle direttive di seguito riportate.

Si precisa che nel caso in cui il quadro normativo subisca modifiche a seguito della legge di bilancio 2024, verranno fornite ulteriori istruzioni attraverso una successiva circolare, e saranno aggiornate le linee guida relative al monitoraggio dei versamenti al bilancio dello Stato in base alle disposizioni vigenti.

Per quanto riguarda le aziende sanitarie, ospedaliere, ospedaliero-universitarie, e gli IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), si ricorda che le istruzioni per la preparazione dei bilanci di previsione per il 2024 rientrano nelle competenze specifiche delle regioni e delle province autonome, in conformità con il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118.

Per le Istituzioni scolastiche e per quelle adibite all’alta formazione artistica, musicale e coreutica, che operano sotto la giurisdizione dei Ministeri dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca, spetterà ai medesimi Ministeri stabilire le modalità atte a contenere le spese, con comunicazione a queste Amministrazioni.

Per quanto concerne gli istituti e i musei con autonomia speciale del Ministero della Cultura, come previsto dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145, valgono le indicazioni già fornite dalla circolare RGS n. 14 del 29 aprile 2019.

La conformità delle previsioni alle indicazioni fornite sarà oggetto di valutazione per l’approvazione dei bilanci e delle relative variazioni da parte delle Amministrazioni vigilanti, tenendo conto del parere dei Collegi dei revisori o sindacali.

Bilancio di previsione 2024, le istruzioni per il contenimento delle spese

Per quanto riguarda il calcolo dei limiti di spesa per gli enti e gli organismi pubblici soggetti alle disposizioni dell’art. 1, comma 590, della legge n. 160/2019, si ricorda che, in considerazione dell’incremento dei prezzi determinato da fattori internazionali come il conflitto russo-ucraino e le modifiche nella produzione di beni e servizi, sono state escluse, rispettivamente per il 2022 e il 2023, le spese per i consumi energetici dai limiti di spesa previsti dall’art. 1, comma 591 della stessa legge.

Questa esclusione è stata applicata sottraendo i costi energetici dalle spese effettivamente sostenute nel 2022 e 2023, e non includendo tali voci di spesa nel calcolo del limite di spesa basato sul valore medio delle spese sostenute nei tre anni finanziari precedenti.

Alla luce della persistente situazione politica internazionale e dell’incremento dei prezzi dei servizi energetici, si conferma l’esclusione dei costi energetici dai limiti di spesa per il 2024, con l’obbligo di adottare misure atte a contenere tali spese.

Inoltre, le interpretazioni e le deroghe in merito al contesto epidemiologico da COVID-19 fornite in precedenza rimangono in vigore anche per il 2024.

Infine la responsabilità della determinazione delle spese escluse e della verifica dei presupposti per l’esclusione spetta agli amministratori e agli organi interni di controllo.

Riduzione dei tempi di pagamento dei debiti commerciali per le Pa

In merito ai tempi di pagamento dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni, e in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che mira a ridurre tali tempi di pagamento, si rende fondamentale rispettare le direttive illustrate nella circolare 7 aprile 2022, n. 17/RGS.

Queste modifiche hanno introdotto misure volte a garantire il rispetto dei termini di pagamento stabiliti dalla Direttiva europea 2011/7/UE e inoltre hanno previsto l’abbattimento dei debiti pregressi.

È imperativo che gli enti e gli organismi pubblici rispettino rigorosamente i termini di pagamento stabiliti dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 231/2002 e assicurino l’aggiornamento dei dati e l’accurata implementazione delle informazioni nel sistema PCC (Piattaforma Certificazione Crediti).

Inoltre, si sottolinea l’importanza dell’attività di accertamento svolta dall’organo di controllo di regolarità amministrativa e contabile, che, nell’ambito dei propri compiti di vigilanza, deve verificare il rispetto dei tempi di pagamento delle fatture commerciali e monitorare gli adempimenti correlati.

I rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze nei Collegi di revisione e sindacali saranno incaricati di vigilare sull’applicazione corretta delle direttive da parte degli enti e di segnalare eventuali inadempimenti agli uffici competenti del Ministero.

Documenti utili

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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