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Fatturazione Elettronica per le PA: proposte tecnico-operative

lentepubblica.it • 24 Dicembre 2015

31 marzoEdizione del Forum è stata interamente dedicata alle disposizioni del Dlgs 127/ 2015 che – dando attuazione all’articolo 9, comma 1, lettere d) e g) della legge 23/2014 – ha introdotto misure finalizzate alla semplificazione e alla riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili a carico dei contribuenti nonché al potenziamento dell’attività conoscitiva e di controllo dell’Amministrazione finanziaria, introducendo misure atte alla trasmissione telematica dei dati rilevanti ai fini Iva – compresi quelli derivanti dall’attività di vending attraverso distributori automatici – anche sfruttando l’utilizzo della fatturazione elettronica tra privati

 

Nello specifico, il decreto prevede l’emanazione di due provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle Entrate finalizzati a definire modalità tecniche, tracciati e tempistiche per la trasmissione telematica dei dati delle fatture attive e passive (articolo 1) e dei corrispettivi (articolo 2), nonché la messa a disposizione degli stessi dati ai contribuenti mediante procedure telematiche.

 

Il primo dei due provvedimenti – nella definizione delle modalità tecniche di trasmissione dei dati delle fatture – dovrà delineare la messa a disposizione di una soluzione tecnica gratuita per la generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche e prevedrà l’implementazione delle funzionalità del Sistema di interscambio – gestito dall’Agenzia e già sperimentato a regime per le fatture Pa – in modo da consentire anche la veicolazione di fatture elettroniche B2B.

 

L’Agenzia delle Entrate ha, quindi, illustrato agli stakeholder i principali elementi, tecnici e operativi, individuati dal gruppo di lavoro costituito all’interno dell’amministrazione finanziaria, finalizzati all’attuazione del decreto in modo da acquisire i pareri e gli eventuali suggerimenti da parte delle associazioni di categoria e degli stakeholdes pubblici presenti all’evento.

 

L’analisi da parte dell’Agenzia si è concentrata su tre linee di attività:

 

  • predisposizione di una soluzione gratuita, anche su app, per la generazione, trasmissione e interscambio (articolo 1, commi 2 e 3); messa a disposizione delle informazioni acquisite dai soggetti che optano per la trasmissione telematica dei dati delle fatture (articolo 1, comma 4); predisposizione dei servizi di dialogo, acquisizione e validazione dei flussi telematici dei dati delle fatture e dei corrispettivi

 

  • predisposizione di soluzioni tecniche per la memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi giornalieri tramite misuratori fiscali telematici (articolo 2, comma 1); un focus particolare è rivolto alla individuazione di soluzioni tecniche per la grande distribuzione organizzata

 

  • predisposizione di soluzioni tecniche per la memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi giornalieri tramite distributori automatici (articolo 2, comma 2).

 
La proposta operativa è, con riferimento alle disposizioni dell’articolo 1, quella di creare un “filo diretto” tra le previsioni dei commi 3, 4 e 5 (opzionalità di trasmissione telematica dei dati delle fatture) e quelle dei commi 1 e 2 (strumenti e modalità gratuiti per generare, trasmettere e conservare le FE): l’utente che sceglierà le soluzioni gratuite ovvero il Sdi per effettuare fatturazione elettronica con i suoi clienti (o anche solo per generare/trasformare la fattura emessa/ricevuta in XML), non sarà vincolato alla scelta dell’opzionalità di trasmissione dei dati, ma troverà in quegli strumenti (o quelli a maggior valore aggiunto messi a disposizione dal mercato) il supporto necessario per effettuare la trasmissione dei dati in modo semplice e non oneroso e, di conseguenza, esercitare l’opzione.

 

Tra gli ulteriori aspetti rilevanti emersi nel corso del dibattito si segnala la scelta di utilizzare il formato XML (conforme a quello fattura Pa) per il servizio gratuito di generazione, trasmissione e conservazione delle fatture fornito dall’Agenzia, nonché per la trasmissione telematica opzionale all’Agenzia delle Entrate dei dati di tutte le fatture, emesse e ricevute.

 

In relazione alla generazione elettronica delle fatture, si è discusso anche della possibilità che il programma gratuito fornito dall’Agenzia consenta, oltre all’inserimento manuale dei dati tramite digitazione, anche l’upload di file di output dei sistemi gestionali, elaborati nei principali formati in commercio (XLS e CSV) e la loro trasformazione nel formato XML definito. Alcuni stakeholders rappresentanti delle imprese hanno evidenziato l’opportunità che la procedura consenta anche la “traduzione” degli output gestionali in XML, operazione tecnicamente realizzabile (esistono già alcune soluzioni offerte dal mercato che riescono a tradurre rapidamente una fattura PDF in XML) ma abbastanza onerosa in termini di tempi e costi di fattibilità. Parallelamente, i rappresentanti delle software house hanno con forza sottolineato che un servizio di questo genere rappresenterebbe una “invasione di campo” del settore pubblico in quello privato con grave ripercussioni su quest’ultimo.

 

In merito alla conservazione, l’Agenzia ha precisato che tale servizio riguarderà non solo le fatture elettroniche attive ma anche quelle passive, purché acquisite esclusivamente in formato XML, attraverso specifici controlli che dovranno essere eseguiti dal Sistema di interscambio e solo a seguito di sottoscrizione di un apposito accordo di servizio con l’Agenzia stessa.

 

Nel corso del forum nazionale è emersa anche la necessità di un approfondimento circa le modalità di indirizzamento delle fatture, simile al sistema oggi utilizzato per la veicolazione delle fatture Pa e che si fonda sull’utilizzo dei codici contenuti nell’IPA: una delle modalità di indirizzamento, infatti, potrebbe essere quella di avvalersi delle caselle di posta elettronica certificata come risultanti dal registro Inipec. Tuttavia, proprio nel corso del dibattito sono emersi in maniera evidente le criticità che caratterizzano oggi l’Inipec e l’opportunità che lo stesso Forum possa produrre una puntuale proposta tecnico-giuridica di razionalizzazione del predetto indice.

 

In merito alla trasmissione dei dati dei corrispettivi, è emersa la necessità di prevedere – non solo in relazione ai registratori di cassa ma anche ai distributori automatici  – una gradualità nell’attuazione delle previsioni normative per non aggravare eccessivamente gli operatori del settore.
Sul fronte del regime opzionale di memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi si è proposta, pertanto, una soluzione “transitoria” che consiste nella realizzazione di un “componente esterno” da collegare al registratore già in uso che garantirà in ogni caso un livello di sicurezza in termini di autenticità ed integrità del dato trasmesso, coerentemente con le previsioni della norma (i registratori di cassa già evoluti presenti sul mercato potrebbero, tuttavia, rispettare i requisiti tecnici, determinati dall’Agenzia con Sogei, anche solo con un adeguamento software).

 

La soluzione tecnica “definitiva” consiste, invece, nella produzione di “registratori di cassa telematici”, che garantiscono l’identificazione dell’apparecchio e l’autenticità dei dati da esso direttamente trasmessi e sottoscritti elettronicamente tramite un certificato appositamente rilasciato dall’Agenzia delle Entrate (Sogei), che verrebbe inserito all’interno della memoria inviolabile della macchina al termine del processo di produzione e attivato in fase di “messa in servizio” dell’apparecchio.

 

Aspetti ancora in fase di approfondimento dal punto di vista tecnico-operativo riguardano il processo di memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi da parte degli operatori che dispongono, presso lo stesso esercizio, di più apparecchi: una ipotesi di soluzione, al riguardo, è quella di prevedere un collegamento in rete sicura interna di tali apparecchi e la memorizzazione e trasmissione telematica da un unico punto.

 

Per quanto concerne i distributori automatici, nella fase “transitoria” la memorizzazione e la trasmissione dei dati avverrà attraverso dei palmari/device mobili (già utilizzati dai gestori per la rilevazione dei dati dalle gettoniere) che garantiranno – grazie ad un certificato rilasciato dall’Agenzia delle Entrate (Sogei) – anche l’autenticità ed integrità dei dati trasmessi.

 

Nella fase “definitiva”, invece, i distributori dovranno essere adeguati con l’installazione, all’interno delle gettoniere, di memorie non riscrivibili e sicure dove resteranno memorizzati i dati d’incasso. La fase della trasmissione dei dati fiscalmente rilevanti, poi, potrà avvenire direttamente dalla macchina o sempre mediante i device che ne leggono la memoria.

 

Le specifiche tecniche determinate dall’Agenzia delle Entrate con il supporto tecnico di Sogei e tramite il confronto costruttivo con le associazioni di categoria (Comufficio e Confida), nonché con il prezioso conforto del prof. Mezzalama (professore ordinario di Sistemi di elaborazione del Politecnico di Torino), saranno a regime uniformi tanto per i registratori di cassa quanto per i distributori automatici e prevedranno tanto una fase di censimento a monte dei produttori dell’hardware e del software su cui installare i certificati rilasciati dall’Agenzia, quanto un processo di omologazione di tali apparati per garantirne i requisiti “fiscali”.

 

Ciascuno degli stakeholder presenti ha fornito il proprio contributo all’attuazione del decreto, rappresentando le aspettative, le esigenze e le preoccupazioni dei propri associati e/o degli enti rappresentati. I risultati conseguiti in sede di Forum nazionale saranno cristallizzati in un documento che verrà veicolato a tutti i partecipanti in modo da  acquisire proposte, valutarle e giungere, entro il mese di febbraio 2016, alla  conclusione del confronto con tutte le associazioni di categoria: un processo articolato e non facile, ma si ritiene quello più efficace per arrivare all’emanazione delle regole tecnico-operative più corrette per attuare, nel corso del prossimo anno, le disposizioni del Dlgs 127/2015 e mettere in condizione il maggior numero di contribuenti di sfruttarne i vantaggi che la norma offre in termini di semplificazione e sviluppo digitale.

Fonte: Fisco Oggi, Rivista Telematica dell'Agenzia delle Entrate - articolo di Fabiano Della Casa, Emiliano Luglio e Stefania Putzu
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